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Nuovo blitz al Mandracchio:
4mila euro di multe
e 70 chili di pesce sequestrato

ANCONA – Gli uomini di guardia costiera e guardia di finanza sono tornati al molo pescherecci e hanno trovato nuove irregolarità. Ancora sanzioni e sequestri: in un mese 11 multe per oltre 30 mila euro e 300 chili di prodotto requisiti

Parte dei sequestir di pesce della guardia costiera e della guardia di finanza

 

Avevano promesso che i controlli al mercato ittico non sarebbero finiti e così è stato. Su indicazione della Prefettura, gli uomini della guardia costiera e della guardia di finanza di Ancona sono tornati al Mandracchio ad un mese dall’ultimo blitz contro i pescivendoli abusivi (leggi l’articolo) e anche stavolta hanno fatto strage di sanzioni e sequestri. Le due operazioni hanno portato ad un totale di 300 chili di pescato requisito, perché potenzialmente pericoloso per la salute, e 11 verbali per circa 30mila euro di multe. Giovedì il ritorno dei militari e subito in mattinata hanno trovato i pescatori intenti nella “sbeccatura” delle crocette, senza la corretta applicazione delle procedure e dei regolamenti comunitari: il prodotto era conservato in cassette di polistirolo prive di ghiaccio, esposte agli agenti atmosferici ed ai gas delle vetture di passaggio, in mancanza dei requisiti igienici minimi per la lavorazione e senza che fosse accompagnato dalla prescritta documentazione sanitaria, circa la corretta zona di prelievo ed il passaggio per un centro di spedizione autorizzato. Nel pomeriggio, i controlli si sono concentrati sul commercio di pesce azzurro. In banchina sono stati intercettati due furgoni impiegati nella vendita di pesce fresco, quasi del tutto sprovvisti della documentazione fiscale o di trasporto da cui poter desumere la provenienza del prodotto, trattandosi per lo più di pesce di derivazione illecita o comunque di origine non dichiarata. La mancanza di indicazioni relative alla tracciabilità prescritte dalla normativa vigente in materia di tutela del consumatore a garanzia della salute e della sicurezza alimentare ha fatto scattare l’immediato sequestro e lo smaltimento di 70 chili di pesce. Nel suo complesso l’intera operazione, iniziata il 5 aprile e conclusa giovedì, ha portato a 11 verbali, per un importo complessivo di 30 mila euro e 10 sequestri, per un totale di circa 300 chili di prodotto ittico. Guardia di finanza e guardia costiera annunciano che i controlli congiunti continueranno, visti i risultati, per assicurare la tutela della concorrenza, il rispetto delle norme in materia di tracciabilità del prodotto ittico, il corretto esercizio delle attività di pesca e, in primo luogo, la salvaguardia della salute pubblica e la tutela delle risorse biologiche.

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