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Proteste in Consiglio
Tombolini espulso dall’aula

ANCONA - Il presidente dell'assemblea ha chiesto l'intervento dei vigili urbani per allontanare a forza il consigliere dalla seduta, fatto mai accaduto nella storia della città. Le opposizioni lasciano il Consiglio in segno di solidarietà

Il consigliere Stefano Tombolini bloccato dai vigili urbani in aula per essere espulso dal Consiglio

 

Mezz’ora di urla e proteste per una risposta mai arrivata ad una sua interrogazione sull’appalto dei lavori di ristrutturazione dell’ascensore. Il consigliere comunale della lista 60100 ora rischia l’espulsione dal Consiglio comunale di Ancona. Il presidente del Consiglio ha chiesto l’intervento dei vigili urbani per fare allontanare l’esponente della civica dalla seduta a Palazzo degli Anziani, cosa mai avvenuta nella storia. Tombolini ha opposto resistenza, tra gli sguardi sbigottiti degli altri consiglieri. Seduta sospesa per oltre un’ora.

A scatenare l’ira di Tombolini, la mancata risposta alla sua interrogazione sulla regolarità dell’appalto dei lavori di ristrutturazione dell’ascensore. Interrogazione presentata la scorsa seduta alla quale avrebbe dovuto rispondere l’assessore Paolo Manarini e rinviata a risposta scritta perché troppo lunga per rientrare nei due minuti di intervento del Consiglio comunale. Risposta scritta che non sarebbe mai arrivata. Da qui la protesta di Tombolini, che ha denunciato la lesione dei diritti dei consiglieri comunali e della democrazia, arrivando a prendere il cellulare, pronto a chiamare i carabinieri se fosse stato toccato dai vigili urbani e se non avesse ricevuto i documenti chiesti. In un crescendo sempre più duro di botta e risposta con il presidente del Consiglio comunale Simone Pelosi, l’apice è arrivato con la decisione del presidente di far intervenire la polizia municipale per espellere il consigliere dall’aula. Ma anche durante l’intervento dei vigili urbani, Tombolini è rimasto immobile, mentre gli agenti della polizia municipale lo hanno bloccato cercando di portarlo fuori dagli scranni a forza. Allibiti gli altri consiglieri, dopo qualche secondo di resistenza da parte del consigliere comunale, il presidente del Consiglio comunale ha sospeso la seduta interrompendo la scena incredibile e richiamato in riunione tutti i capigruppo. Attorno alle 11,30, dopo circa un’ora di bagarre, i lavori del Consiglio comunale sono ripresi e Tombolini si è allontanato dall’aula spontaneamente di sua volontà: ufficialmente espulso. Se fosse rimasto, avrebbe rischiato una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale. Gli altri gruppi di opposizione  hanno lasciato il Consiglio comunale come gesto di solidarietà con Tombolini, prendendo le distanze dai modi e dai toni dell’episodio, ma ribadendo la mancanza di rispetto e delle prerogative dei consiglieri di minoranza. I lavori quindi sono proseguiti solo con i consiglieri di maggioranza. «Una scena ridicola e disgustosa, un modo inutile di esercitare l’opposizione, questo ostruzionismo non ci fermerà» le parole del sindaco Valeria Mancinelli.

In una nota, i consiglieri di opposizione spiegano la loro posizione di abbandonare l’aula. «Il consigliere Tombolini ha reagito energicamente  in seguito all’ennesimo sopruso di questa amministrazione, che incurante delle leggi e dei regolamenti, ha omesso di rispondere ad una sua interrogazione riguardo l’ascensore del Passetto presentata in occasione del precedente Consiglio del 16 giugno,  rimasta inevasa – si legge nella nota -. In questi quattro anni di consiliatura si sono verificati molteplici episodi analoghi in cui tutti i  gruppi consiliari di opposizione hanno visto calpestati i propri diritti: questa amministrazione omette di rispondere e quando lo fa sovente provvede con riscontri lacunosi quando non sottoscritti dagli assessori competenti non garantendo la trasparenza della attività amministrativa. Senza entrare nell’episodio che prevedibilmente avrà un seguito nelle aule giudiziarie, i gruppi di opposizione, abbandonando l’aula, hanno denunciato l’assenza di un clima sereno e trasparente senza il quale è divenuto impossibile, per i consiglieri di opposizione, esercitare in modo costruttivo il mandato elettorale conferito dai cittadini». La nota è sottoscritta da M5S, La Tua Ancona, Sel e Pdl.

(Servizio aggiornato alle 12.53)

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