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Scivolone social per Pugnaloni,
scoppia la polemica per l’immagine
pubblicata dal sindaco

OSIMO - Il sindaco pubblica per sbaglio una gif violenta, poi la cancella e si giustifica dicendo che si è trattato di un errore. Troppo tardi per fermare la bufera di reazioni e critiche bipartisan. Il Pd resta in silenzio

il sindaco Simone Pugnaloni (foro Giusy Marinelli)

Inciampo social per il sindaco di Osimo. La consigliera di minoranza posta su Facebook un suo comunicato sulle strategie aziendali di Astea spa, il primo cittadino commenta con una gif, una immagine animata, che ritrae una donna presa a calci in faccia. Poi la cancella quando è troppo tardi per arginare l’emorragia di polemiche sul web. Sulla bacheca di Maria Grazia Mariani (Gruppo misto) cominciano a piovono commenti e like di solidarietà per la violenza dell’immagine dalle consigliere comunali Gilberta Giacchetti e Monica Bordoni (Liste civiche), da altre donne della politica osimana come Rosalia Alocco (Possibile e Snoq) e Franca Magnalardo (Lega Nord) o di altre città come l’ex sindaco di Filottrano Ivana Ballante (FdI) o Sabrina Bertini (consigliera di minoranza di Recanati).

Il post, con la gif incriminata

Simone Pugnaloni si corregge. Spiega che quell’immagine è partita per errore dal suo cellulare e che non era proprio sua intenzione spedirla a nessuno, tanto meno alla consigliera Mariani, capogruppo del Gruppo misto. “Appena mi sono accorto del caricamento dell’immagine ho eliminato. Non mi sarei mai permesso di postare questa immagine. – precisa il sindaco democrat- Su fb può succedere che leggendo un post possa caricarsi per errore un’immagine o una scritta. Dispiace che il vostro modo di fare politica tocca così tanto il basso. Credo che la foto possa alimentare quei commenti ma credo pure che se in un tempo congruo una persona si accorge dell’errore e lo elimina non merita tali reazioni tanto più se a commentare oggi siamo divisi dal pensiero politico. Maria Grazia Mariani conosce me e la mia famiglia da quando ero bambino e sa che sono cresciuto con insegnamenti saggi ed equilibrati che non mi avrebbero mai portato ad esprimere giudizi offensivi od estremisti”. Apriti cielo.

Scende in campo anche Pina Ferraro Fazio, la consigliera di Parità per la provincia di Ancona. “Sinceramente rimango basita di tanta leggerezza e poco rispetto da parte di chi ha ruoli istituzionali e pubblici – bacchetta – Sono molto dispiaciuta perché il rispetto dovrebbe essere un elemento fondamentale. Spero che il sindaco si scusi e dia un segno tangibile di maggior rispetto. La violenza contro le donne si nutre anche di queste modalità”. E poi si schierano gli uomini. Il consigliere comunale di Ancona, Italo D’Angelo, ricorda le precedenti gaffe espresse sui social media da esponenti del Pd dorico su altri temi sensibili e la chiosa viene messa dal conte osimano Pier Stefano Gallo Perozzi. “È una delle cose più sgradevoli che un personaggio pubblico possa postare. Direi che il limite della decenza è superato in pieno. – tuona l’imprenditore – Mi meraviglio si possa diventare sindaco avendo un animo così poco ben disposto verso il prossimo e mi sento di dire che è una vergogna per la città di Osimo. I panni del signore è inutile metterli se poi non si sanno portare”.

Maria Grazia Mariani nella Sala Gialla

E’ successo tutto tra il tardo pomeriggio e la serata di ieri. La consigliera che aveva screenshottato la Gif incriminata, ha chiamato in ballo tutte le colleghe della Sala Gialla, le assessore della giunta Pugnaloni e le rappresetanti della Consulta osimana delle Pari opportunità per chiedere consiglio su come comportarsi. “Non saprei definire quello che e’ successo – ha commentato nell’immediatezza dei fatti Maria Grazia Mariani-  Dire che e’ un gesto di cattivo gusto e’ un complimento. Ho postato un mio pensiero politico criticando le scelte politiche dell’attuale amministrazione. Dopo neanche 40 secondi il sindaco Pugnaloni Simone ha commentato con quella gif. Io non saprei neanche dove andare a prendere quelle immagini. Mi rivolgo alle mie colleghe consigliere comunali: ma se qualcuno (soprattutto se ricopre un ruolo istituzionale) commentasse una vostra idea politica, strampalata o giusta che sia, condivisibile o no, in questa stessa maniera, come reagireste?”. Ha incassato il silenzio delle donne di maggioranza. Un silenzio che forse, però, parla più di mille parole.

  • -LE REAZIONI-

ARGENTINA SEVERINI (Mdp-Art1): “INTERVENGA LA CONSULTA PARI OPPORTUNITA’- Argentina Severini, esponente osimano di Mdp-Art1 ritiene “gravissimo quanto accaduto nei confronti della consigliera comunale Mariani: praticamente il sindaco risponde con una immagine di violenza ad una riflessione politica su Astea da parte della Mariani.- scrive in una nota stampa – Ritengo che la Consulta Pari Opportunità debba prendere una posizione pubblica in cui viene stigmatizzato il comportamento del sindaco, considerata la pluriennale sensibilità della consulta sul tema della violenza contro le donne. Le donne che svolgono attività politica, qualsivoglia sia l’appartenenza partitica, meritano il rispetto di cui godono gli uomini, mentre sembra che ad Osimo, essere donna impegnata significhi ancora essere oggetto di attacchi gravi e intimidatori. Totale solidarietà alla consigliera Mariani che con il suo impegno sta semplicemente dando fastidio alla maggioranza a sigla Pd attraverso una attenta e documentata attività consiliare. Sarebbe un bel gesto, almeno da parte delle donne del partito, ma anche dei colleghi uomini, che si esprimesse una parola di sincero sdegno”.

ITALO D’ANGELO (consigliere provinciale e capogruppo comsiliare de” La Tua Ancona ” ): “SINDACO, SE NE TORNI A CASA” – Anche Italo d’Angelo, ex questore di Pesaro, oggi consigliere comunale e provinciale esprime solidarietà a Maria Grazia Mariani “per la violenza subita. Pugnaloni si è scusato chiamando in campo l’educazione avuta fin da piccolo dalla sua famiglia, spiegando che si è trattato di mero errore di digitazione e che i suoi detrattori politici erano caduti in basso. – osserva in un comunicato stampa – Qui chi è caduto in basso scadendo nel ridicolo è proprio lei, signor Sindaco , che rappresenta una città e avrebbe il dovere di non giocare in fb. Una gif si sceglie e poi si digita e lei ha perso tempo scegliendola e pubblicandola, non rendendosi conto del messaggio che stava trasmettendo alla città. Lei, sindaco, è inadeguato, inadeguato perché non ha saputo assumersi la responsabilità di una sua azione quantomeno stupida, inadeguato per aver messo in difficoltà un Partito in difficoltà che va proclamando tolleranza e accoglienza mentre suoi rappresentanti inneggiano all’uso della pistola, della boxe, deridono chi non la pensa come loro e addirittura offendono pubblicamente alte autorità di questo Stato democratico. Sindaco, se ne torni a casa”.

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