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Un’esperta di volley
per la partita della ricostruzione:
Paola De Micheli nuovo commissario

SISMA - Il governo si affida a un altro esponente del Pd. Il sottosegretario all'Economia e presidente della Lega Pallavolo Serie A prenderà il posto di Vasco Errani. Ha svolto parte della sua carriera professionale nell’ambito del mondo alimentare, in particolare nell'industria del pomodoro. Ha avuto un ruolo anche nella gestione del post sisma in quanto delegata ai fondi per l'Aquila, per l'Emilia e per il centro Italia. La nomina non è stata ancora ufficializzata. Sindaci del cratere con i piedi di piombo: "Non contano le persone, bisogna rinnovare l'impianto normativo". Lo staff della deputata annuncia la sua presenza a Macerata il 16 settembre per la festa dell'Unità

Paola De Micheli

di Federica Nardi

Paola De Micheli sarà il nuovo commissario alla Ricostruzione. Deputata del Partito democratico, è sottosegretario all’Economia. La nomina dovrebbe essere ufficializzata nei prossimi giorni. A quel punto sarà nero su bianco il passaggio di consegne da Vasco Errani (dimissionario), il cui incarico scade il 9 settembre, alla deputata del Pd. Un ruolo complesso che prevede il coordinamento di 4 regioni alle prese con la ricostruzione dopo i terremoti che hanno colpito l’Italia centrale.
De Micheli, piacentina, ha svolto parte della sua carriera professionale nell’ambito del mondo alimentare, in particolare nell’industria del pomodoro. A capo fino al 2007 della cooperativa Agridoro (finita poi in liquidazione coatta per la concorrenza cinese), è stata prima consulente in Cina sempre nel mercato del pomodoro. A luglio dello scorso anno è stata eletta presidente della Lega Pallavolo serie A. Ha avuto un ruolo anche nella gestione del post sisma in quanto delegata ai fondi della ricostruzione per l’Aquila, per l’Emilia e per il centro Italia. Dallo staff di De Micheli nessun commento, dato che la nomina non è ancora ufficiale. Ma di certo c’è che la deputata è attesa a Macerata per la festa dell’Unità che si dovrebbe svolgere il 16 settembre. Il suo intervento sarà dedicato proprio al terremoto.

LE REAZIONI – In provincia il sindaco di Castelsantangelo Mauro Falcucci non si sbilancia: “Non conosco la persona, la aspettiamo tutti con i fatti, come negli altri Comuni. Il problema non è Errani o un altro, se cambia il commissario ma non cambia l’impianto della gestione del terremoto i problemi restano”. Il sindaco di Caldarola Luca Giuseppetti augura al nuovo commissario “di seguire le linee guida che ha dato il commissario uscente Errani, che ringrazio per il lavoro svolto” e spera “che di poter avere meno lungaggini. La cosa più importante è che faccia riacquistare a noi sindaci il potere di intervenire, a oggi non abbiamo avuto grossi poteri”. La deputata democrat Irene Manzi: “Se fosse ufficializzato il suo nome sarei molto contenta. Paola De Micheli è stata un punto di riferimento costante per il lavoro parlamentare.  Per tutti gli emendamenti e per tutte le questioni che hanno riguardato il terremoto. Non nasce dal nulla questa nomina. In questo anno ha seguito attentamente tutte le varie questioni, i decreti che abbiamo convertito in questi mesi. Se la nomina è confermata continuerà a essere punto di riferimento con grande competenza”. Anche il senatore Mario Morgoni commenta la nomina positivamente: “De Micheli ha tutte le caratteristiche per essere una figura efficace. È stata interlocutrice incisiva e concreta e molto disponibile per noi nei vari provvedimenti sul terremoto. Preparata, determinata e competente”. Da Roma la prima reazione a caldo era stata quella del Movimento 5 stelle: “Con la nomina del sottosegretario De Micheli a commissario per il terremoto il governo applica lo stesso principio che aveva portato alla scelta del suo predecessore, Vasco Errani, quello della fedeltà al partito – dicono in una nota i capigruppo alla Camera e al Senato Simone Valente ed Enrico Cappelletti -. L’unico requisito fondamentale per accedere a quella carica dunque è far parte del Pd. Competenza ed esperienza sulla materia ovviamente non vengono prese in considerazione da Gentiloni il quale del resto oggi, parlando a sproposito, ha affermato che per i territori colpiti dal sisma è stato profuso un ‘impegno totale’. Questo non è assolutamente vero e le popolazioni colpite dal sisma lo sanno meglio di chiunque altro. Se poi davvero i governi Renzi e Gentiloni più di così non avrebbero saputo fare, significa che semplicemente non erano all’altezza del compito”.

(Servizio aggiornato alle 21,35)

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