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Con Federtrek a piedi
nella città di San Francesco

A PIEDI - La camminata di comunità ha raccolto oltre 80 persone che da Fabriano sono arrivate ad Assisi. Il presidente nazionale di Federtrek: "Sarà un cammino permanente tra la via francescana e il percorso della carta"

gli asini nella tappa di Nocera Umbra

 

di Sara Bonfili

Partiti da Fabriano venerdì 20 ottobre per una camminata di comunità lungo il percorso francescano che unisce le Marche all’Umbria, pedoni e quadrupedi sono arrivati ieri ad Assisi. 10 asini hanno portato in groppa i bimbi, fino a Campodonico (20 km). Qualche defezione alla fine della seconda tappa, la più lunga (26 km), ma tanta emozione in chi non era mai arrivato a piedi alle porte della città francescana, partendo da Nocera Umbra (24 km).

Paolo Piacentini, presidente nazionale di Federtrek, che raggruppa tutte le associazioni affiliate di appassionati di ambiente e trekking, ci ha raccontato l’arrivo a Nocera Umbra e ad Assisi, dopo la prima tappa riepilogata nello scorso articolo da Jacopo Angelini del Wwf. Chi vi ha raggiunto a Nocera Umbra?

Paolo Piacentini, presidente nazionale di Federtrek

Paolo Piacentini, presidente nazionale di Federtrek

«La tappa fino a Nocera, di circa 26 km, ha avuto un finale più goliardico del previsto. Io ho chiamato il sindaco di Nocera Umbra che ci ha raggiunti al passo del Termine, vicino Monte Alago. Molto gentilmente ha accompagnato quelli che non ce la facevano più, che hanno approfittato per scendere a valle. Ma la maggior parte è arrivata con le proprie gambe. Siamo stati ospitati dal convento dei Carmelitani, dove abbiamo cenato con il sindaco con alcuni assessori. La mattina, date le previsioni di tempo incerto, abbiamo spezzato il gruppo. I bambini sono rimasti a Nocera e hanno visitato un museo, e purtroppo il giro con gli asini per loro è salato. Un altro gruppo di 22 persone, determinate ad arrivare, è arrivato con me ad Assisi, a piedi».

Quale tracciato avete seguito?

«Il percorso del Cai, che fa parte del Coast to Coast Tirreno-Adriatico: da Nocera ad Assisi attraverso un altro Passo del Termine – così si chiamavano i territori di confine – fino alle pendici nord del Subasio, per proseguire prendendo il sentiero 51 del Cai che conduce ad Assisi dall’alto, tramite la Porta Cappuccini, la stessa porta da cui si raggiunge l’Eremo delle Carceri, sul Monte Subasio. E qui è stata una grande emozione per tutti».

Che seguito avrà questo percorso?

«Vorremmo che fosse un cammino permanente. Collaboreremo con i comuni di Fabriano, Nocera, Assisi e probabilmente Gualdo Tadino per ufficializzarlo e nominarlo. Sarà un percorso che unirà in sé l’anima del cammino francescano con il tema della carta. Va ricordato che la città della carta, Fabriano, ha una storia francescana, poiché l’eramo di Val di Sasso, abbandonato dalle suore benedettine, è stato luogo di passaggio di Francesco».

Si tratta di storia o leggenda?

«La presenza di Francesco nel fabrianese è documentata. Durante il nostro cammino un frate minore mi ha detto che Val di Sasso è un “luogo san-francescano” dove, cioè, si attesta la presenza di Francesco, spegandomi la differenza con il “luogo francescano”, cioè luogo appartenente all’ordine. Comunque lavoreremo affinché questo percorso, che si serve anche dei tracciati del Cai, sia dedicato anche a chi vi ha lavorato, come i rappresentanti del Cai di Fabriano».

La porta di San Francesco

A livello nazionale come sono accolte queste iniziative?

«Noi abbiamo fondato a Fabriano “L’università del camminare”, un progetto culturale che si propone di valorizzare il tema a 360 gradi. Tutte le Marche sono irrorate di questi sentier, dai Cammini Lauretani, ai sentieri della Marca Francescana Assisi-Ascoli. La nostra idea è una valorizzazione, totalmente volontaria, di rete, del territorio. Il discorso commerciale e turistico competerà ad altri. C’è da dire che il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali ha stanziato notevoli risorse economiche per i cammini francescani in Italia, per la via Appia, la via Francigena, gli stessi Cammini Laureatani. Vi posso annunciare, intanto, che i primi di Novembre a Roma verrà presentato l’Atlante dei Cammini d’Italia. Cominceremo a lavorarci proprio a patire da questo importante appuntamento».

 

 

Sulle orme di San Francesco, carovana di uomini e asini da Fabriano ad Assisi

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