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Sulle orme di San Francesco, carovana
di uomini e asini da Fabriano ad Assisi

PERCORSI - Una camminata di comunità dal 20 al 22 ottobre, con persone e asini, organizzata da Federtrek e Wwf

La vista da sopra Campodonico (Fabriano)

Fabriano-Assisi

I camminatori della Fabriano-Assisi

Una marcia da Fabriano ad Assisi per appassionati del trekking, in compagnia di dieci asini. E’ l’idea di Jacopo Angelini, delegato del wwf per le Marche e Paolo Piacentini, presidente di Federtrek. La carovana è partita ieri da Fabriano arrivando a Campodonico, una frazione di Fabriano. La seconda tappa va da Campodonico a Nocera Umbra e la terza arriva ad Assisi il 22 ottobre. Una delle tante possibilità per mettere in luce le zone colpite dal sisma. C’è già una rete articolata di percorsi curati e fruibili, serve solo percorrerli. E con l’occasione l’attività fisica che unisce tanta gente può proporre un turismo sostenibile nelle terre colpite dal terremoto del 2016.

Sono 69 km. Da Valleremita al monastero di Santa Maria Val di Sasso, attraverso le Cerrete di Trufigno, fino all’abbazia di San Biagio in Caprile e all’hotel pineta di Campodonico. La seconda tappa arriva a Nocera con l’incontro con il sindaco e la sosta al monastero dei Carmelitani. Domenica i camminatori saranno 80, fino ad Assisi. Nel cammino partecipano appassionati ed esperti, come i soci della cooperativa la Mulattiera di Norcia, diretta da Roberto Canali, che organizza trekking in queste zone terremotate, la Carovana di Macerata, che fa della camminata con gli asini una risorsa in più per scoprire l’armonia con gli animali. In più adulti e bambini che possono conoscere da vicino gli asini, e montargli in groppa quando sono stanchi. In cammino ci si confronta e si impara, sulle orme di San Francesco, patrono d’Italia, alla ricerca delle Abbazie Benedettine sull’Appennino umbro-marchigiano.

Abbiamo raggiunto al telefono Jacopo Angelini, delegato Wwf Marche. Jacopo, com’è nata l’idea di questo cammino?

«E’ un percorso che abbiamo già fatto in passato, che unisce città gemelle come Fabriano e Assisi, con  Nocera Umbra come tramite. Fabriano e Assisi sono molto legate.  Francesco visitò Fabriano con Frate Bernardo la prima volta nel 1208, nella zona che ora è l’Eremo di Valleremita. Inoltre, sai che Francesco prima della vocazione, era un giovane ricco figlio di mercnate, che combatté la guerra da Perugia e Assisi. Molti compagni d’arme, poi rinchiusi nelle prigioni di Assisi erano fabrianesi. Il cammino ripercorre uno dei tanti fatti da Francesco, e infatti di vie francescane ce ne sono molte nelle Marche e sull’appennino, ma non è un cammino religioso. E’ un cammino laico ed aperto a tutti. Se pensi, anche la maggior parte delle persone che percorrono la via Francigena e il cammino di Santiago non sono religiose, magari lo diventano dopo l’esperienza».

Chi vi partecipa e qual è lo spirito che si respira?

«Siamo in settanta persone, adulti e bambini. E’ la prima volta che facciamo questo percorso con gli asini, che aiutano anche i bimbi, visto che oggi la tappa è di 26 km. Ora siamo in alto, a Monte Alago, un posto bellissimo. Il cammino è legato alla scoperta della nostra storia e della nostra natura, per pubblicizzarla a livello nazionale, un po’ come accade per la via Francigena. L’intenzione è di creare un circolo di piccole attività economiche da sviluppare, che siano B&b, produttori locali, contadini. Ad esempio a Campodonico (fraz. di Fabriano ndr.) abbiamo incontrato dei pastori della comunanza agraria da cui abbiamo acquistato formaggio».

Chi vi sostiene, avete degli sponsor?

«E’ tutto volontariato: stiamo promuovendo il percorso tramite i comuni di Fabriano, Nocera e Assisi, attraverso i sindaci che infatti ci vengono incontro ad ogni tappa. COmuni che si spera collaboreranno in futuro per rimettere in circolo le economie locali. Contiamo soprattutto sull’entusiasmo delle persone, che vengono da tutt’Italia. Siamo in 70 e domani saremo in 80. Con noi ci sono i tracciatori  della via francescana della marca da Ascoli a Assisi».

(S.B.)

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