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«Vendo i biglietti per Vasco e
Jovanotti», ma era una truffa:
40enne a processo

ANCONA – L’uomo avrebbe postato online degli annunci dove millantava il possesso dei tagliandi per dei concerti-evento. Una volta stabilito il prezzo per la vendita, gli acquirenti avrebbero pagato le somme richieste sulla carta postepay intestata al bagarino. I ticket non sarebbero mai arrivati a destinazione

Foto d’archivio

 

di Federica Serfilippi

Faceva credere di avere i biglietti per dei concerti-evento e poi ne trattava la vendita sul web. Quando gli acquirenti pagavano le somme richieste tramite bonifici postepay, spariva nel nulla, lasciando i fan con l’amaro in bocca. Ma soprattutto con il portafoglio svuotato. È con l’accusa di truffa aggravata che è finito sul banco degli imputati un 40enne di Senigallia. Tra il 2013 e il 2016, l’uomo avrebbe ingannato decine di persone vantando il possesso di tagliandi per assistere ai concerti di cantanti come Vasco, Jovanotti e Skunk Anensie. Questa mattina, il processo è iniziato davanti al giudice Paolo Giombetti. Secondo quanto riscontrato dalla procura, il 40enne avrebbe teso delle trappole online, mostrando su alcuni siti la disponibilità dei biglietti, proprio a ridosso della data del concerto. Attirando i fan, ingolositi dai ticket, il senigalliese avrebbe trattato la compravendita con persone di tutta Italia. Una volta stabilito il prezzo, l’uomo si faceva inviare il bonifico in una delle carte ricaricabili in suo possesso. I biglietti, però, non sarebbero mai arrivati nelle mani degli acquirenti. È proprio da loro che sono partite le denunce, facendo iniziare le indagini. Tramite il numero della postepay, gli investigatori sono risaliti al 40enne, difeso in udienza dall’avvocato Francesca Petruzzo. Tra le operazioni finite al vaglio della magistratura, un bonifico del valore di 320 euro per la vendita di 4 biglietti per il concerto di Vasco nel febbraio 2013 e una transazione di 100 euro dietro la promessa dell’invio di un tagliando per la performance degli Skun Anensie a Milano, nel febbraio 2016. Il processo continuerà il 28 novembre.

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