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Adesca una bimba di 10 anni in rete
e la invita a spogliarsi: condannato

ANCONA – Il collegio penale ha stabilito per l’imputato, un 26enne romano, una pena di 10 mesi di reclusione, riconoscendone il vizio parziale di mente. Il giovane aveva intercettato la bambina in rete, chiedendole poi il numero il cellulare. Su Whatsapp, lo scambio di foto a sfondo sessuale

Tribunale di Ancona

Adesca una bambina su un sito online e la costringe a denudarsi: condannato a 10 mesi di reclusione un 26enne romano, accusato di prostituzione minorile e corruzione di minore. La sentenza è stata emessa oggi dal collegio del tribunale. Il pm Ruggiero Dicuonzo aveva chiesto per il laziale una pena di 6 anni e 6 mesi. Lo “sconto” dei giudici è da attribuire al riconoscimento del vizio parziale di mente dell’imputato. Alla famiglia della bambina, che all’epoca dei fatti aveva 10 anni, andranno 10 mila euro di risarcimento danni. Secondo quanto riscontrato dalla procura, il 26enne aveva adescato la minore, residente nell’Anconetano, sulla chat di una community virtuale, fingendosi un ragazzino di 13 anni. Era il novembre 2013. Dopo qualche conversazione avvenuta sul web, i due si erano scambiati il numero di telefono. La minore le aveva dato l’utenza Whatsapp di una sua amichetta di classe. Sarebbe stato il 26enne ad iniziare il gioco sessuale, inviando alla bambina un’immagine di carattere pornografico e spingendola a fare altrettanto. Lei, in combutta con la coetanea le aveva inviato uno scatto intimo, appartenente però ad un’altra ragazza e trovato nei meandri del web. Lo scambio sarebbe anche continuato nei giorni successivi. Era stata la madre della vittima a scoprire il giro di immagini osé e a sporgere denuncia, interessando la polizia postale. L’indagine aveva portato al sequestro di tutti i dispositivi informatici in possesso del 26enne.

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