In cella con la pesante accusa di aver violentato una 13enne. Nella giornata tra sabato e domenica, i carabinieri di Moie coordinati dal maggiore Benedetto Iurlaro, comandante della Compagnia carabinieri di Jesi, agli ordini del maresciallo Sandro Troiano, in collaborazione con i colleghi del Nucleo radiomobile, agli ordini del maresciallo Roberto Scarpone, hanno arrestato un 64enne originario del sud Italia. L’uomo era destinatario di una condanna definitiva a 5 anni e 8 mesi di reclusione, perché riconosciuto colpevole dei reati di violenza sessuale su minori commessi nel suo paese d’origine nel 2013 ai danni di una 13enne. L’uomo, dopo essere stato fotosegnalato, è stato accompagnato presso la casa circondariale di Montacuto, ad Ancona.
Gli stessi militari hanno denunciato un 38enne del circondario per oltraggio a Pubblico ufficiale e false dichiarazioni sulla propria identità personale. L’uomo, trovandosi all’interno di un locale del centro, al passaggio dell’autoradio effettuava inequivocabili gesti offensivi nei confronti dei carabinieri, comportamento che reiterava con frasi offensive al momento della sua identificazione, nel corso della quale forniva anche false generalità, accertate successivamente nel corso di approfondimenti. L’uomo rischia sino a 6 anni di reclusione.
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