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“Sulle persone non usare filtri”
al via la campagna
contro le discriminazioni

INIZIATIVA - Da oggi in poi, le vittime potranno anche rivolgersi all’Autorità regionale di garanzia attraverso un numero di telefono diffuso tramite i manifesti e gli sport della campagna

Il manifesto della campagna

 

 

“Sulle persone non usare filtri”. E’ questo il messaggio della campagna informativa avviata in questi giorni su tutto il territorio e  prevista nell’ambito del progetto  di prevenzione e contrasto alle discriminazioni, finanziato attraverso il Fami (Fondo Asilo Migrazione e Integrazione). Proposto da Garante dei diritti, Università di Urbino ed altri soggetti. “Si tratta di una campagna importante – sottolinea il Garante Andrea Nobili – che attraverso immagini a confronto ci fa capire come a volte la nostra percezione degli avvenimenti sia condizionata dal semplice colore della pelle. Ecco, allora, la necessità di inquadrare quanto accade togliendo dal nostro quotidiano i filtri che ci forniscono informazioni distorte. E’ la base primaria su cui poter costruire una società inclusiva e tutti i suoi processi d’integrazione”. La campagna, diffusa attraverso manifesti, inserzioni cartacee e social media va a concretizzarsi con immagini che giocano sul tema dei pregiudizi e degli stereotipi. Se all’angolo di una strada c’è una ragazza bianca si dirà che aspetta l’autobus, ma se è di colore il dubbio sarà quello che sia in attesa di un cliente. Se vediamo un uomo che corre non ci stupiamo, ma se la sua pelle è diversa  dalla nostra il pensiero sarà quello che, forse,  sta scappando. Da oggi in poi le vittime di discriminazioni potranno anche rivolgersi all’Autorità regionale di garanzia attraverso un numero di telefono diffuso tramite la campagna pubblicitaria. A conclusione dell’intero percorso progettuale, il seminario previsto per il prossimo 23 marzo a Palazzo delle Marche, che proporrà una riflessione sulle iniziative messe in campo in questi due anni, attraverso l’apporto dei No.Di.  “E’ un passaggio significativo –  conclude Nobili – che va a confermare la bontà del lavoro portato avanti  sul versante del contrasto alla discriminazione coinvolgendo il maggior numero possibile di soggetti. Il duplice obiettivo del progetto è  stato  quello di fornire una maggiore vicinanza della rete alle potenziali vittime di discriminazioni e dall’altro sensibilizzare chi opera con i migranti e il mondo legato all’informazione”.

 

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