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Ha una storia con una minorenne:
22enne rischia il processo
per violenza sessuale e pedopornografia

ANCONA - A denunciarlo è stato il padre della giovane, una 13enne anconetana, una volta scoperto nel cellulare della figlia alcune foto che la ritraevano in atteggiamenti intimi. I file sarebbero stati tutti inviati al ragazzo con cui aveva intrecciato una storia d'amore, nonostante la differenza di età. Sentiti dagli investigatori, entrambi avrebbero confermato l'affetto che li univa ma questo non basta a fermare il procedimento penale

Foto d’archivio

 

Intreccia una relazione, fatta anche di invio di foto osè, con un 22enne, più grande di lei di nove anni. Quando il padre della minore lo scopre va in questura e denuncia il ragazzo. Ora, rischia un processo per violenza sessuale aggravata e detenzione di materiale pedopornografico. L’inchiesta che lo riguarda non si è ancora conclusa, ma l’iter investigativo sembra aver oltrepassato il giro di boa,  poiché pochi giorni fa sono stati ascoltati i due ex amanti. Lei, 13 anni all’epoca dei fatti, è stata sentita durante l’incidente probatorio chiesto dal pm Ruggiero Dicuonzo. Lui, difeso dell’avvocato Gabriele Galeazzi, ha affrontato un interrogatorio dove ha ribadito la consensualità dei rapporti avuti con la minore. Lei avrebbe confermato la versione del 22enne, un operaio residente ad Ancona con la famiglia, sostenendo l’affetto provato durante il legame intrecciato per almeno cinque mesi con il ragazzo. I due, secondo quanto emerso, si erano iniziati a frequentare lo scorso agosto, tramite conoscenze comuni. Dopo lo scambio dei numeri di cellulari, era nata un’amicizia sempre più intima. Un rapporto sfociato in tenerezze e l’invio, da parte della minore, di almeno duecento foto di lei in atteggiamenti intimi. Ai selfie, ora al vaglio della Polizia Postale, si sarebbero aggiunti anche dei video a luci rosse. Tutti file che lei avrebbe prodotto e inviato per compiacere il 22enne, prima su richiesta di lui, poi di sua libera iniziativa. Lo scorso gennaio, la relazione si è interrotta. Il padre di lei, dopo aver scoperto nello smartphone della figlia le foto incriminate, avrebbe lanciato alla coppia un ultimatum. “O troncate o vado dallo polizia”. Il genitore, alla fine, ha scelto la seconda via, denunciando il ragazzo e, di fatto, facendolo indagare per violenza sessuale aggravata e detenzione di materiale pedopornografico. Due ipotesi accusatorie che stanno in piedi anche in presenza dell’eventuale consensualità da parte della minore. L’operaio, nel caso finisse a processo, rischia una maxi stangata. Su di lui è anche in corso una perizia psichiatrica di parte.

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