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Si fa passare per la sorella:
30enne denunciata
per sostituzione di persona

FABRIANO - La ragazza di nazionalità ghanese è stata denunciata anche per false attestazioni a pubblico ufficiale dai poliziotti di Fabriano. In tasca aveva una dose di cocaina e sarà segnalata alla Prefettura come assuntrice di sostanze stupefacenti. Il controllo è avvenuto nell'ambito dei servizi di prevenzione anti droga

Si fa passare per la sorella, senza sapere che la donna si è già rivolta alla polizia per una questione di documenti. Una 30enne del Ghana, già nota alla forze del’ordine, è stata denunciata per sostituzione di persona e false attestazioni a pubblico ufficiale dai poliziotti del Commissariato di Fabriano agli ordini del commissario capo Sandro Tommasi. Residente da tempo in città, è stata fermata ieri sera 20 marzo, alle ore 22.00 circa, in un bar del centro cittadino per un controllo del documento personale, dopo che, alla vista dei poliziotti aveva dato segni di nervosismo.  Continuano gli arresti della polizia, grazie al potenziamento di uomini e mezzi disposto dalla Questura di Ancona: l’ultimo appena la settimana scorsa, quando hanno messo le manette ad un 22enne del Gambia che faceva la spola dall’Umbria, in treno, con etti di stupefacente. La donna, con precedenti, ha prima detto di non avere i documenti, poi, di fronte alle insistenze dei poliziotti, ha cominciato a lavorare di fantasia, dicendo che dimorava a Cerreto d’Esi, a casa di un’amica, ed ha fornito le generalità della sorella.

Peccato però che quest’ultima, ironia della sorte, nei giorni scorsi si era recata negli uffici del Commissariato cittadino per una questione di documenti e la Volante lo sapeva. Gli agenti non si sono fatti ingannare dall’evidente somiglianza tra le due consanguinee e, in stretto contatto con la centrale operativa di via Dante Alighieri, hanno dato al via agli approfondimenti andando a fare una certosina ricerca della pratica della sorella, che conteneva i suoi documenti. Per esclusione, quindi, hanno quindi appurato che le dichiarazioni fornite dalla 30enne erano evidentemente false. La donna, smascherata, ha quindi ammesso le sue responsabilità ed ha fornito i dati veri, analizzando i quali, in banca dati è emerso su di lei pendeva già un procedimento in corso per lo stesso reato per cui è stata denunciata ieri. E’ stata quindi contattata la sorella le cui generalità erano state inizialmente “usurpate”, la quale ha confermato che già in passato la donna aveva fatto più volte fatto la stessa cosa e, per questo, con lei aveva troncato ogni rapporto. Nonostante avesse confessato la sua vera identità, la donna continuava ad essere insofferente al controllo e denotava immutati segnali di nervosismo, tipici di chi occulta qualcosa di illecito. I poliziotti hanno pertanto deciso di accompagnarla in centrale, dove le hanno comunicato che, avvalendosi di personale femminile, l’avrebbero perquisita. La giovane ganese ha così deciso di consegnare loro una dose di cocaina, che aveva addosso e che era conservata all’interno di un involucro in cellophane. Per questo, oltre ad essere stata denunciata per aver violato gli articoli 494 e 495 del codice penale, è stata anche segnalata alla Prefettura come assuntrice di stupefacente.

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