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Il porto festeggia la Marina,
il ministro Trenta: «Nobel per la Pace
per i salvataggi dei migranti» (Foto/Video)

ANCONA - Questa la proposta della neoeletta al dicastero della Difesa il giorno delle celebrazioni della Marina Militare e del centenario dell'impresa di Premuda che si sono tenute questa mattina al molo Rizzo in un porto stracolmo di persone arrivate per seguire un evento irripetibile, con forze armate presenti nei cieli, in acqua e a terra
Festa della Marina, l'intervento del ministro Trenta

Una delle immagini della festa nazionale della Marina Militare

 

di Federica Serfilippi

(foto e video Giusy Marinelli)

“Mi attiverò con ogni mezzo e attraverso ogni canale per avanzare la proposta di candidatura della Marina Militare e di  tutte le componenti che hanno partecipato ai salvataggi al premio Nobel per la Pace. Ve lo meritate e ce lo meritiamo”.  La promessa è di quelle che pesano.  È la promessa che oggi ha risuonato al porto antico attraverso le parole del ministro della Difesa Elisabetta Trenta, arrivata nel capoluogo dorico in occasione delle celebrazioni per la festa della Marina e del centenario dell’impresa di Premuda per mano del capitano Luigi Rizzo, a cui è dedicato il molo che oggi ha ospitato le rappresentanze dei vari corpi della Marina e un cerimoniale che ha richiamato di fronte all’arco Clementino centinaia di persone. Nei giorni in cui imperversa la polemica per la decisione del ministro Salvini di chiudere i porti italiani all’attracco delle navi Ong che recuperano migranti in mare, fanno discutere le parole del ministro Trenta in visita nello scalo di Ancona. Il ministro ha toccato il porto anconetano poco prima delle 11 a bordo della nave Galatea. Poi, con una pilotina ha passato in rassegna ogni imbarcazione della Marina ormeggiata da giorni al molo Rizzo: dalla Crotone, alla Pedretti, passando per la portaerei Garibaldi, la nave scuola Palinuro, la Rizzo e i due sommergibili, la Venuti e la Romei. Toccata terra, ha salutato gli schieramenti e si è posizionata sulla tribuna colma di autorità civili, militari e religiose.

L’arrivo del ministro della Difesa, Elisabetta Trenta

Contemporaneamente all’arrivo del ministro, accompagnata dal capo di stato maggiore della Marina e dal capo di stato maggiore della Difesa, i cieli sono stati teatro dell’esibizione di tre Av-8b della Marina, tre aerei a decollo corto e atterraggio verticale. Un colpo d’occhio eccezionale, poi, è stato dato dall’atterraggio in acqua, tra uno dei sommergibili e la Rizzo, di quattro paracadutisti che hanno mostrato le bandiere della Marina Militare e dell’Italia, con tanto di fumogeni bianchi, verdi e rossi.

Un saluto al sindaco e alla cittadinanza di Ancona per la stima e l’affetto nei confronti della Marina e di tute le forze armate – ha detto il ministro Trenta iniziando il suo discorso -. Oggi festeggiamo la giornata della Marina nel centenario dell’impresa straordinaria del comandante Luigi Rizzo nella acque delle Dalmazia. Proprio per sottolineare quella data abbiamo scelto questa splendida città, perchè è dal porto di Ancona che il comandante Rizzo partì per compiere quella che è passata alla storia come la perfetta impresa di Premuda”. Il ministro, alla sua seconda uscita ufficiale, ha più volte sottolineato nel suo discorso l’abnegazione e le gesta eroiche dei militari contemporanei, quelli che sono stati autori negli ultimi anni dei salvataggi di vite umane nelle acque del Mediterraneo. “Grazie per il vostro senso del dovere  e grazie per il vostro coraggio. Il Mediterraneo è il mare che ha costituito un collante sociale, culturale, economico tra il nord e sud del nostro mondo. In questi anni si è trasformato in un luogo di instabilità e insicurezza.  Siamo orgogliosi di quello che il paese ha saputo fare finora per sostenere operativamente l’Europa per la gestione del suo confine meridionale”. La proposta del Nobel alle forze della Marina ha proceduto le premiazione di ufficiali e sottufficiali  che negli ultimi anni non hanno esitato a gettarsi in acqua per prestare soccorso a gommoni e pescherecci stracolmi di migranti all’interno del bacino del Mediterraneo. Cinque i militari insigniti dell’onoreficenza (medaglia d’oro e d’argento al valore di Marina) consegnata dal ministro. Ha chiuso la cerimonia la consegna  dei cofani e della bandiere da combattimento ai due sommergibili Venuti e Romei. Ad assegnare le rispettive bandiere, benedette dall’arcivescovo Santo Marcianò (ordinario militare per l’Italia), sono stati il governatore Luca Ceriscioli e il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli.

 

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