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Controlli a tappeto della polizia,
due arresti al porto

ANCONA - In manette sono finiti un albanese di 26 anni trovato con un documento falso e un napoletano gravato da un ordine di carcerazione emesso dal tribunale campano per spaccio di droga. Oltre allo scalo, i poliziotti hanno tenuto d'occhio il mare, dove è stato soccorso un uomo in difficoltà

I controlli della polizia al porto

 

Nuova maxi operazione della polizia in tutto il capoluogo dorico: sotto osservazione il porto e il litorale. Proprio nello scalo, gli agenti della questura hanno arrestato due persone. Ad operare in maniera simbiotica sono stati i poliziotti della Polmare, del Reparto Prevenzione Crimine e Squadra Nautica e Unità Cinofile della questura di Ancona. Ad osservare dall’alto tutto il territorio anche i poliziotti elicotteristi del Reparto Volo di Pescara che hanno coadiuvato il dispositivo di sorveglianza a largo raggio sorvolando per alcune ore il capoluogo e le zone interne a ridosso del litorale. Nella zona portuale sono state controllate 6.952 persone provenienti da Grecia, Croazia e Albania, nonché centinaia di autoveicoli. Nel corso dell’operazione gli agenti della Polmare, diretti dal vice questore Stefano Santiloni, hanno tratto in arresto due persone. Si tratta di un napoletano di 31 anni, proveniente dalla Croazia, gravato da un provvedimento di carcerazione emesso dal tribunale di Napoli per traffico di sostanze stupefacenti. L’uomo, che rientrava in Italia dopo una vacanza nei Balcani, è stato associato a Montacuto. Le manette sono scattate anche per un albanese di 26 anni che, all’atto del controllo, ha mostrato una carta d’identità “in bianco” risultata rubata due anni fa in un comune campano, che l’albanese aveva poi artefatto inserendo la propria fotografia e le generalità di un italiano.

I poliziotti in sella alle moto d’acqua

Impegnati anche i poliziotti in sella alle moto d’acqua che, ricevuta la segnalazione dai colleghi elicotteristi, hanno soccorso alcune persone in difficoltà come un 50enne anconetano che, confidando troppo sulle sue capacità, si era allontanato troppo dalla spiaggia del Passetto. Così dopo un breve cenno d’intesa l’uomo, che avrebbe avuto qualche problema a tornare a nuoto, è salito sulla moto d’acqua per essere scortato fino alla spiaggia.

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