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Esce dal carcere e torna a fare furti:
topo d’auto arrestato per riciclaggio

ANCONA - Si tratta di un 28enne già finito a Montacuto nel 2016 per una serie di raid ai danni delle vettura in sosta. Dove aver scontato un periodo di detenzione, è tornato a colpire, mettendo però le mani su un bancomat rubato trovato all'interno di un veicolo parcheggiato nei pressi del campo da baseball

La caserma delle Brecce Bianche

 

Va in carcere per furto, esce e torna a rubare: arrestato di nuovo un 28enne anconetano. L’uomo è finito in manette giovedì con l’esecuzione di un’ordine di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Antonella Marrone. Questa volta l’accusa non è furto aggravato, ma riciclaggio. Il 28enne era finito a Montacuto nel 2016 nell’ambito di un’articolata indagine per una serie di furti su autovetture in sosta. Da poco era tornato in libertà dopo aver scontato un periodo di detenzione tra carcere e arresti domiciliari. Il ladro non ce l’ha fatta a restare lontano dai guai. Sulle sue tracce si sono messi i carabinieri delle Brecce Bianche il 3 giugno, dopo una denuncia sporta per un furto all’interno di un’auto parcheggiata nei pressi del campo da baseball di via Sacripanti, a Monte Dago. Nella circostanza, gli autori del furto – dopo aver prelevato dall’interno del portafogli della vittima la carta di credito, lasciando poi tutto in ordine  – avevano effettuato diversi prelievi presso il bancomat delle Poste del Piano nonché alcune ricariche su una Postepay risultata essere intestata ad una persona estranea ai fatti. Dunque, il 28enne aveva messo le mani su una carta già rubata. Di qui, l’accusa di riciclaggio per aver  ripulito del denaro illecitamente ricavato dal furto.  Fondamentali per le indagini i dispositivi tecnici installati sulle autovetture del soggetto che permettevano di smascherare il “vecchio topo”, finito nuovamente in carcere.

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