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Famiglia truffata resta senza casa vacanze:
edicolante mobilita il web
e un senigalliese offre un suo alloggio

SENIGALLIA - Simone Tranquilli, titolare dell'edicola della Pace ieri mattina ha raccolto lo sfogo dei 4 villeggianti che, dopo un viaggio di 600 chilometri e la caparra versata, hanno scoperto l'inesistenza dell'alloggio affittato. Fatta circolare la notizia, si è mossa la solidarietà. Un proprietario, che ha preferito restare anonimo, ha messo a disposizione un suo appartamento

Simone ‘Willy’ Tranquilli, il titolare dell’Edicola della Pace che ha mosso la catena di solidarietà per la famiglia truffata

Disavventura con la casa vacanze per una famiglia di turisti che arrivata a Senigallia, dopo aver prenotato un alloggio vernsando la caparra in anticipo e dopo aver affrontato 600 chilometri per raggiungere la Spiaggia di Velluto, ieri mattina ha scoperto che quell’appartamento non esisteva. A risolvere una situazione contingente, in attesa che il caso segua le vie giudiziarie, ci ha pensato Simone Tranquilli, dinamico titolare dell’edicola della Pace. Raccolto lo sfogo della mamma con due ragazzi adolescenti di 10 e 14 anni che, con il marito vagava in auto per Senigallia alla ricerca disperata di un alloggio alternativo, si è messo in moto chiedendo solidarietà ai suoi concittadini. Dopo lo scambio dei recapiti telefonici con i 4 turisti, l’edicolante ha pensato subito di lanciare un post sui social media per sondare la disponibilità di alloggi. E sono arrivate segnalazioni, “ma molti numeri segnalati, e ai quali avevo immediatamente telefonato non avevano disponibilità per questo periodo. La settimana di Ferragosto non è di certo il periodo migliore per trovare un alloggio a Senigallia. – racconta il senigalliese- Mi stavo già rassegnando quando in edicola da me è arrivato un amico che abita in zona al quale ho raccontato la vicenda. Dopo averci pensato un attimo mi ha detto che aveva in disponibilità una casa senza inquilini che prestava ad amici che transitavano a Senigallia e al momento era vuota. Era disposto a darla alla famiglia in maniera del tutto gratuita per ripagarli della vicenda sfortunata che avevano vissuto. Ho chiamato subito la signora nel numero che mi aveva lasciato. Quando gliel’ho detto quasi non ci credevano. Li ho fatti incontrare e dopo meno di un’ora erano già sistemati”. Dopo l’amarezza per la beffa è arrivata, insomma, la gioia per il gesto di solidarietà e accoglienza ricevuto.

Purtroppo quella della truffa delle case vacanza è uno dei raggiri più frequenti, messi in atto soprattutto d’estate. “In quest’ultimo anno ne ho sentito parlare più e più volte – rircorda ancora l’edicolante su facebook – Una truffa che riguarda spesso piccoli importi, gli anticipi che i truffatori richiedono, ma che attraverso dei giochi di carte prepagate non permette alle autorità giudiziarie di incriminare i truffatori anche quando le indagini portano a nomi e cognomi. Truffe e truffatori che a volte restano impuniti ma anche le forze di polizia e i carabinieri consigliano sempre e comunque di fare la denuncia”. Dopo il lieto fine che ha permesso davvero l’avvio della vacanza, per due volte la famiglia è ritornata all’edicola della Pace per ringraziare del sostegno ricevuto e per precisare che avrebbero pagato regolarmente al proprietario l’affitto. “Certo ci sono cose ben più gravi e dolorose di una truffa di poco conto come questa, ma credo non dia piacere nè essere truffati nè dover tornare a casa quando con la testa si è già in vacanza e con il corpo in mezzo al mare a nuotare. – commenta Tranquilli – Una menzione particolare però la merita questo ‘ragazzo’, che non nomino per questioni di privacy, che non ci ha pensato un attimo a mettere a disposizione la sua casa a questa famiglia in difficoltà e bisognosa di aiuto. Dovremmo imparare sempre di più a prendere esempio, a non voltarci dall’altra parte, a non essere indifferenti, nelle piccole e nelle grandi cose. E poi dicono dei senigalliesi canaja…”.

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