“Prima dell’episodio delle molestie, sapevamo ci fosse una situazione di disagio grave legata all’accattonaggio e al vagabondaggio. Non potevamo immaginare, però, che avvenisse un delitto di questa portata”. Sono le parole di Antonello Maraldo, direttore amministrativo degli Ospedali Riuniti, in merito all’operazione dei carabinieri della stazione di Collemarino che ieri ha portato un 35enne senza fissa dimora, accampato in ospedale, a Montacuto con l’accusa di tentata violenza sessuale nei confronti di almeno due donne, anche loro clochard. L’arresto ha portato la direzione a dovere fare i conti con una riflessione legata alla presenza, ormai massiccia, di mendicanti e senzatetto nei pressi e all’interno della cittadella sanitaria. Alcuni, per la notte, riescono ad intrufolarsi nei bagni, nei corridoi e nei sotterranei di Torrette per cercare un riparo. Proprio di notte si sarebbero verificati gli episodi di molestie denunciati da una delle due vittime.
“In generale – continua il dottor Maraldo – posso dire che non eravamo al corrente dell’indagine, ma del resto era riservata. La questione dei clochard è grave, lo sapevamo ed è sempre rimasta sotto controllo. Il problema è che il vagabondaggio non è reato. Facciamo di tutto per allontanare i senzatetto, molti dei quali mendicanti, ma una volta superata la fase emergenziale, poi tornano sempre. Ci sono addirittura intere famiglie che si accampano”. Del resto, il romeno arrestato è già stato denunciato varie volte per l’inottemperanza al foglio di via dal comune dorico. Non è servito a nulla. “La settimana prossima, quando rientra il direttore generale Caporossi faremo sicuramente una riunione per capire come tutelarci e magari pensare, se necessario, a rivalutare il sistema di vigilanza. Vedremo se intensificare i controlli o aumentare la videosorveglianza. Sicuramente, ci confronteremo con le forze dell’ordine su come procedere”. Dal 2017, è stata rafforzata la vigilanza armata sia a Torrette che al Salesi: nel presidio di via Conca la security è garantita nelle ore notturne, mentre al materno-infantile durante le diurne. In più, per vigilare tra i reparti di notte sono state impiegate delle risorse interne: “Sono degli infermieri – conclude Maraldo – che girano per l’ospedale accertandosi che tutto sia sotto controllo. Da qualche giorno avevamo chiesto alla direzione medica di presidio di aumentare i sorveglianti notturni. Sarà un piccolo palliativo, ma agiamo con i mezzi che abbiamo”. Intanto, è stato fissato per domattina alle 9 l’interrogatorio di garanzia per il 35enne finito in manette. Si svolgerà a Montacuto.
(Fe.ser)
Donne abusate dentro l’ospedale di Torrette, clochard arrestato per violenza sessuale
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Nel maceratese invece è emerso un comportamento molesto da parte del ‘professionismo’ sanitario, propongo -oltre al licenziamento in tronco perché non hanno scusanti – una perizia psichiatrica perché -soprattutto- nel socio sanitario deve lavorare solamente chi conosce la propria professione.
La videosorveglianza doveva essere obligatoria da decenni mainventano la questione ‘privacy’ cioè un falso problema. La sorveglianza umana deve essere obbligatoria e tutti possono inserirla tranquillamente perché le risorse pubbliche cisono sempre state, è mancata la volontà, sono due aspetti diversi.