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“La mia generazione”, arriva
il festival sul rock indipendente italiano
che ha infuocato gli anni ’90

ANCONA - Dal 13 al 16 settembre la Mole diventa il fulcro della kermesse sul decennio che ha condizionato il rock italiano fino ai giorni nostri con la direzione artistica di Mauro Ermanno Giovanardi. Non un "amarcord", ma lo slancio per progettare il futuro

Mauro Ermanno Giovanardi

 

Un tuffo nel rock indipendente italiano degli anni ’90 per progettare il futuro. Non un “amarcord” quanto lo slancio per proiettarsi in avanti. È ciò che ispira il festival “La Mia Generazione”, che si terrà ad Ancona, alla Mole vanvitelliana dal 13 al 16 settembre per la direzione artistica di Mauro Ermanno Giovanardi, storica voce dei La Crus.
Quattro giorni di performance, concerti, incontri e un market con vintage corner e vinili, una “full immersion” nella cultura e nel fermento artistico che ha infuocato il rock indipendente italiano degli anni ’90. E che ne ha inevitabilmente influenzato le produzioni a venire. «Grazie ad un lavoro collettivo, si crea ad Ancona un grande momento di spettacolo e cultura – sostiene l’assessore alla Cultura, Paolo Marasca – ma anche di riflessione sul presente e futuro della musica, del sistema musicale italiano, dei tanti ragazzi che di musica vogliono e hanno il diritto di vivere».
In tutto 15 artisti tra i più rappresentativi ed influenti di quel periodo, e che ancora oggi occupano un grande spazio nel panorama rock contemporaneo. Già annunciati gli Almamegretta, Marlene Kuntz, Cristina Donà e ovviamente Mauro Ermanno Giovanardi nella doppia veste di direttore artistico e cantante. A questi nomi vanno ad aggiungersi: Rachele Bastreghi dei Baustelle, Ginevra Di Marco e Eva Poles dei Prozac+. A breve sarà annunciata la line up ufficiale del festival.

«Contribuire alla conoscenza della stagione musicale degli anni ’90, condividere con chi li ha vissuti e con chi è più giovane oggi quel fermento artistico e culturale che ci ha animati, è l’obiettivo più importante del progetto “La mia generazione”, a cui dedico il mio impegno da più di un anno – ha affermato Mauro Ermanno Giovanardi – non un “amarcord”, quindi, ma un evento contemporaneo, di performance coinvolgenti che partono da un passato abbastanza recente per ispirare il futuro. Tenere le cose buone del passato e farle evolvere per lasciare nuovi segni è infatti un messaggio importante. Ringrazio il Comune di Ancona e in particolare l’assessore Paolo Marasca per aver avuto il coraggio di credere e collaborare allo sviluppo di questa idea di Festival, offrendoci un palcoscenico di così grande fascino e prestigio. La Mole è un luogo la cui storia dimostra come alla fine l’inclusione vinca sempre sull’esclusione ed è dunque il posto perfetto per coinvolgere più persone possibili nella scoperta o ri-scoperta di questa stagione irripetibile della musica e della cultura italiana».

L’intero festival sarà ad ingresso gratuito.

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