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Tenta di investire un carabiniere
e scappa, arrestato un magrebino

FALCONARA MARITTIMA - Rocambolesco inseguimento da parte di un'auto dei Carabinieri con colluttazione e tentato accoltellamento: arrestato un cittadino tunisino per resistenza aggravata a pubblico ufficiale.

Il coltello con cui sono stati minacciati i Carabinieri.

di Talita Frezzi
Nottata movimentata quella di ieri a Falconara Marittima, lungo la Flaminia nei pressi della stazione Ferroviaria. Erano circa le 23 quando una pattuglia dei Carabinieri della locale Tenenza nel corso di un  servizio di controllo del territorio ha notato sopraggiungere una Lancia Y che, alla vista dell’auto dei militari, immediatamente si fermava trovando parcheggio su via Flaminia, tra due macchine già in posteggio.
La manovra, così repentina, da subito ha insospettito i Carabinieri che hanno affiancato l’auto per effettuare un controllo degli occupanti. A bordo della Lancia Y, i militari hanno notato due uomini di probabile origine nordafricana.
Il capo pattuglia, dopo aver parcheggiato in modo da evitare la ripartenza dell’auto sospetta, è sceso per controllare gli occupanti della Lancia. Ma improvvisamente l’uomo alla guida ha innestato la prima e con una fragorosa sgommata ha tentato di investire il militare. Per guadagnarsi la fuga, la Lancia ha urtato sia la vettura che era regolarmente parcheggiata davanti sia l’auto dei carabinieri che è stata speronata, fin quando i due balordi non sono riusciti a uscire dalla strettoia e darsi alla fuga.
In quei concitati istanti, i militari sono riusciti a riconoscere entrambi i soggetti della Lancia: un marocchino di 34 anni ed un tunisino di 25 anni, entrambi noti per precedenti sul traffico di stupefacenti e reati contro la persona. Ne è nato un rocambolesco inseguimento a sirene spiegate e mentre i fuggitivi si apprestavano ad imboccare via Trento contromano, all’altezza di via Bixio, il passeggero è sceso velocemente dall’auto. L’uomo, in fuga piedi, è stato  raggiunto e bloccato dai militari dopo alcuni isolati. Era il cittadino marocchino. Nel frattempo, un’altra autovettura della Tenenza ha raggiunto il fuggitivo sotto la sua abitazione, ad Ancona, per procedere al suo arresto. L’uomo è stato rintracciato all’interno del proprio domicilio insieme alla moglie (italiana, ventiduenne di Ancona) che, ignara di quanto fosse accaduto, si è scagliata contro i militari imprecando. In questo frangente il giovane tunisino si è armato di un coltello da cucina a punta di 30 centimetri, tentando di portarlo all’indirizzo dei militari. Il tentativo è per fortuna fallito e i carabinieri sono riusciti a immobilizzarlo a terra ammanettandolo.
Il tunisino dovrà rispondere ora di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, nonché di altre violazioni, tra le quali il mancato rispetto del divieto di ritorno nel Comune di Falconara Marittima (che gli era stato inflitto su proposta della locale Tenenza) e la guida senza patente.
Il magrebino, attualmente agli arresti domiciliari, sarà processato domattina con rito direttissimo: lo stesso rischia anche ritiro del permesso di soggiorno. L’altro soggetto, il cittadino marocchino, è stato invece denunciato a piede libero per favoreggiamento. Fortunatamente, in tutta la concitata dinamica nessun cittadino e nessun militare è rimasto ferito.

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