Un’opera imponente che giunge a compimento con un pesante ritardo ma destinata a risolvere le criticità idrogeologiche drammaticamente evidenziate dall’alluvione del 2006. “Dopo un lungo iter avviato dal riconoscimento dello stato di emergenza da parte dell’allora Consiglio dei Ministri, scandito dallo stanziamento dei finanziamenti per la manutenzione dei corsi d’acqua nelle zone a rischio e dall’approvazione del progetto preliminare della Provincia nel 2011, si è finalmente giunti alla realizzazione delle cosiddette opere di ‘difesa’” spiega una nota stampa del Comune di Castelfidardo.
Iniziati a luglio, i lavori in corso stanno consentendo di ricavare lungo il bacino idrografico del fiume Aspio – Fosso Rigo, quattro vasche di compensazione che favoriscono il deflusso delle acque e le raccolgono quando viene rilevato un esubero oltre il livello di guardia. “Un meccanismo a catena a tutela del terreno, degli abitati e delle attività che insistono nella zona che segna il confine con il territorio di Osimo. – prosegue il comunicato stampa – Dell’intervento è parte preliminare la creazione di ‘piste’ che fanno da argine alla vasche nonché la piantumazione di arbusti ed alberi per mitigare il corso dell’acqua”. In un’altra tranche di lavori è invece in programma il miglioramento del tracciato di fosso Rigo raddrizzando l’attuale insenatura all’altezza della Semar e lo spostamento della confluenza del torrente Aspio a circa 600 metri a monte dell’attuale confluenza sita alla fine dell’impianto sportivo del tiro a volo.
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