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Asia Bibi libera, Jesi esulta:
“E’ un simbolo di coraggio”

LA DONNA cattolica accusata di blasfemia e assolta dalla Corte suprema pachistana dopo 8 anni di carcere, è cittadina benemerita della città di Federico II su decisione del Consiglio comunale del 2016

Asia Bibi con il marito (foto wikipedia)

L’Amministrazione comunale di Jesi esprime piena soddisfazione per il rilascio di Asia Bibi, la donna cattolica accusata di blasfemia e assolta dalla Corte suprema pachistana dopo 8 anni di carcere. Asia Bibi, come noto, è cittadina benemerita di Jesi su decisione del Consiglio comunale del 2016 che aveva avuto modo di sottolineare come questa donna fosse il “simbolo di coraggio di fronte alle persecuzioni ed alle discriminazioni su base religiosa, limpido esempio di coscienza libera ed autentica, figura di donna forte e pronta a lottare per i priori diritti in una società in cui la figura femminile è pesantemente discriminati di fatto ed anche di fronte alla legge”, sottolineando come fosse anche una “personalità di grande spessore umano che tra l’altro ha espresso perdono per i propri persecutori”. La cittadinanza benemerita era stata consegnata nel maggio scorso alla Fondazione Aiuto alla Chiesa di Roma, impegnata nella tutela dei cristiani perseguitati nel mondo. Alla cerimonia erano intervenuti il sindaco Massimo Bacci ed una delegazione del Consiglio comunale guidata dal presidente Daniele Massaccesi. In quell’occasione, dalla Fondazione era stato evidenziati che, tra le tante attestazioni a favore della donna pakistana pervenute dall’Italia e da ogni parte del mondo, solo due città avevano voluto formalizzare in maniera così solenne questa testimonianza: Jesi e Parigi.

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