Un arresto e cinque denunce. Questo l’esito dell’operazione Blackwirst che ha portato gli agenti della Polizia Postale a perquisizioni in varie regioni d’Italia per smantellare una rete legata alla diffusione di materiale ritraente abusi sessuali su bambini. Nei guai è finito anche un 40enne anconetano, denunciato per detenzione di materiale pedopornografico dalla procura di Venezia. Proprio dal Veneto è partita l’inchiesta che ha portato gli agenti ad effettuare nei giorni scorsi perquisizioni a Rimini, Venezia, Foggia, Salerno e Varese, mettendo sotto sequestro decine di dispositivi informatici. L’unico arrestato risulta essere un pasticcere riminese di 59 anni, trovato in possesso di migliaia di foto con minori abusati e seviziati. Le persone coinvolte nell’inchiesta avrebbero utilizzato la rete per accedere a una piattaforma per scaricare file a luci rosse e, in alcuni casi, provvedere alla condivisione
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