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Personale uffici sisma,
la Regione sbaglia i conti:
38 lavoratori a rischio

LA DENUNCIA arriva dal sindaco di Camerino Gianluca Pasqui: «Prima hanno autorizzato le assunzioni e ora ci dicono di non prorogare i contratti. Noi non manderemo a casa nessuno. Mi sono rivolto al sottosegretario Crimi»

Gianluca Pasqui

di Monia Orazi

La Regione sbaglia i conti e autorizza più ore del previsto e adesso 38 dipendenti comunali impiegati per la ricostruzione rischiano di restare a casa. Il “caso” riguarda ventiquattro comuni ed è stato denunciato stamattina dal sindaco di Camerino Gianluca Pasqui. Le 38 persone, assunte per coprire i diciannove “posti” di cui diversi in part time, si trovano nei comuni di Camerino, Amandola, Belmonte Piceno, Cerreto d’Esi, Caldarola, Cessapalombo, Falerone, Force, Gagliole, Massa Fermana, Monte Rinaldo, Montelparo, Palmiano, Pollenza, Ripe San Ginesio, Rotella, Santa Vittoria in Matenano, Sefro, Servigliano, Valfornace e Venarotta. «Siamo rimasti senza parole nel ricevere la lettera della dirigente della Regione Daniela Del Bello – ha spiegato Pasqui – in cui si dice di non rinnovare i contratti di lavoro autonomo di tipo coordinato e continuativo ed occorre tenere presente il tetto inerente il numero dei contratti ed il rispetto della soglia economica prevista. Avevamo deciso di prorogare i contratti alle undici persone assunte per il sisma, che hanno lavorato benissimo, di cui cinque a tempo pieno e sei a tempo parziale, invece per tre di loro dal primo gennaio non sarebbe possibile rinnovare il contratto». Il problema nasce da una errata previsione regionale, riguardo alle assunzioni di personale. Continua il sindaco di Camerino: «Il personale che abbiamo assunto è stato autorizzato dalla Regione, la stessa che ora ci dice che non possiamo prorogare il contratto a tre di loro, nel momento in cui ho chiesto anche di avere più personale. Io però non manderò a casa queste tre persone, il bilancio comunale mi concede un respiro di qualche mese per mantenerli, nel frattempo mi sono rivolto al sottosegretario Vito Crimi che ha detto di impegnarsi per voler trovare una soluzione a questo problema». La Regione Abruzzo aveva posto un quesito alla struttura del commissario straordinario alla ricostruzione. Dalla risposta, inviata per conoscenza a tutte le Regioni, è emerso che la Regione Marche aveva autorizzato 453 assunzioni, a fronte delle 434 previste, dunque con un esubero di 19 unità, dislocate in ventiquattro comuni del cratere, compreso Camerino, per cui ora non sarebbe possibile rinnovare il contratto. «Il vicesindaco Roberto Lucarelli ed il segretario generale Angelo Montaruli ieri sono andati dalla dirigente Del Bello, Lucarelli ha interessato della vicenda anche l’onorevole Tullio Patassini ed io ho posto il problema a Crimi – conclude Pasqui – confidiamo che si possa presto trovare una soluzione, perchè questo personale è indispensabile, per far andare avanti l’attività comunale legata alla gestione post terremoto». Camerino è stato autorizzato ad assumere soltanto due unità a tempo parziale ed una a tempo pieno.

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