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Droga, 13 morti nelle Marche
Eroina e cocaina le cause
In cura oltre 650 utenti

REPORT - Stabilmente occupato, in possesso di un diploma di scuola media superiore, over 40. Questi i tratti salienti dei tossicodipendenti in cura nelle strutture socio-assistenziali delle Marche

Strisce di cocaina

 

di Sandro Renzi

Fascia di età, titolo di studio, condizione professionale. Ecco l’identikit di chi abusa di stupefacenti, anche nelle Marche. Dopo la prima, con un report sulle Marche, ecco la seconda tappa del viaggio allo scoperta del fenomeno della tossicodipendenza in Italia e nelle nostra regione nel 2017, elaborato dal Viminale sui dati forniti dalla Prefettura, dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza e dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga. Un quadro che permette di avere una istantanea dei tossicodipendenti in trattamento presso le strutture del privato sociale. Nelle Marche sono 674 gli utenti in cura. In Italia ci sono 922 strutture rilevate. La maggior parte dei presidi esistenti, circa il 57,59%, è situata nel Nord d’Italia (531 su 922) ed ha ospitato lo scorso anno una media di 15.412 utenti. I dati dimostrano che si è verificato un lieve aumento dei pazienti dell’1,17% rispetto alla media dell’anno 2015 (15.234) e del 2,84% rispetto all’anno 2016 (14.987).

LA SITUAZIONE NELLE MARCHE

Dando uno sguardo ai dati provinciali si nota che la distribuzione degli utenti nelle strutture socio-assistenziali è la seguente: Ancona 179, Ascoli Piceno 131, Fermo 43, Macerata 133, Pesaro Urbino 188. Preoccupa l’età degli assuntori di stupefacenti, ancora molto bassa. Nelle Marche  ci sono addirittura 5 ragazzini di età inferiore ai 14 anni in cura e 73 di età compresa tra i 15 ed i 29 anni. Ben 206 quelli ospitati nelle strutture di età compresa tra i 20 ed i 24 anni e 299 quelli di età compresa tra i 25 ed i 30 anni. Sono invece 359 quelli di età compresa tra i 31 ed i 40 anni. Ma il dato più elevato riguarda la fascia degli over 40, sono ben 515. Indicativo anche il titolo di studio per avere un identikit più dettagliato. Il maggior numero (704) ha un titolo di scuola media inferiore, 68 possiedono la licenza elementare, sono invece 468 quelli con diploma superiore e 48 quelli con una laurea in tasca. Il numero diminuisce quindi in funzione degli anni passati sui banchi di scuola. La condizione professionale offre un’altra chiave di lettura. 879 utenti in carico nelle strutture sono disoccupati e 46 sottoccupati. Occupati stabilmente sono 353 e 91 gli studenti, 34 infine in condizione non professionale.

Eroina

I DECESSI PER DROGA

Nel 2017 i decessi per assunzione di stupefacenti sono stati 294. Dati relativi ai casi accertati di morte forniti dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e dei quali le Forze di Polizia sono venute a conoscenza. Sfuggono quindi alla rilevazione tutti quei casi in cui la droga rappresenta una causa indiretta seppur determinate. Il primo dato allarmante riguarda l’incremento dei decessi in Italia passati da 268 (2016) a 294 (2017), un aumento del 9,70%. La causa principale va ricercata nell’eroina (148 casi) e nella cocaina (53). Il metadone segue al quarto posto con 13 decessi. Nelle Marche questa è stata la situazione: 3 decessi nella provincia di Ancona, 3 in quella di Ascoli Piceno, 1 nella provincia di Fermo, 2 in quella di Pesaro e ben 4 in quella di Macerata. Rispetto al 2016 si registrano i decrementi più significativi in Sicilia, Piemonte, Lombardia, Sardegna, Liguria e Marche. Qui sono stati 4 in meno le morti per droga in un anno. Trend in calo dal 2012. 

Nella terza ed ultima tappa di questo viaggio scopriremo le attività repressive e quelle preventive messe in atto dalle forze dell’ordine per contrastare la diffusione degli stupefacenti.

Crescono i tossicodipendenti in cura nelle Marche: il rapporto del Viminale

 

 

 

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