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Raffineria Api: vertice al dicastero
dell’Ambiente, ministro Costa assente

FALCONARA – Al summit di stamattina c'erano l’assessore regionale, Angelo Sciapichetti, il Presidente dell'Assemblea legislativa, Antonio Mastrovincenzo, il sindaco Stefania Signorini, il direttore generale dell'Arpam, Giancarlo Marchetti, i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil, ed i comitati cittadini. Annunciate una nuova app di monitoraggio dell'aria e una cabina di regia regionale. Delusione per gli esiti dell'incontro espressa da Onda Verde e Mal’Aria.

La raffineria Api di Falconara (foto d’archivio)

 

 

La situazione della raffineria Api arriva a Roma. Stamattina ha avuto luogo un primo tavolo sul tema con il ministero dell’Ambiente, richiesto dall’assessore regionale, Angelo Sciapichetti, e dal Presidente dell’Assemblea legislativa, Antonio Mastrovincenzo. Presenti al summit anche il sindaco di Falconara, Stefania Signorini; il direttore generale dell’Arpam, Giancarlo Marchetti, i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil, ed i comitati Onda Verde e Mal’Aria, che hanno però espresso «delusione» per l’assenza del ministro Sergio Costa e per gli esiti dell’incontro. L’azienda, invece, incontrerà il dicastero la prossima settimana, in attesa del tavolo plenario attorno al quale si riuniranno tutti gli attori coinvolti a vario titolo.
Durante il meeting, l’Arpam ha annunciato che è in fase di messa a punto (dovrebbe entrare in funzione entro marzo) una nuova app di monitoraggio dell’aria che coprirà l’intero territorio comunale, al fine di fornire dati esaustivi sulle emissioni odorigene. Contestualmente, Mastrovincenzo e Sciapichetti hanno comunicato l’intenzione, da parte della Regione, di predisporre, in accordo con il Comune, una Cabina di regia con lo scopo di coordinare tutte le attività istituzionali di competenza degli enti locali concernenti il sito Api, prendendo in esame in modo integrato le varie tematiche ambientali, sanitarie e di incidenti rilevanti. «L’attività della raffineria, strategica da un punto di vista occupazionale (come messo in evidenza anche dai sindacati e dai lavoratori dell’Api, ndr) – hanno sottolineato i due esponenti regionali – deve svolgersi garantendo la salvaguardia della salute dei cittadini. Per il raggiungimento di tale obiettivo, è importante la trasparenza degli interventi e la partecipazione di tutti gli attori».
È la prima volta che viene istituito un tavolo ministeriale sull’Api e la presa di posizione della Regione segna un cambio di passo rispetto al passato, ma secondo i comitati di cittadini falconaresi, stanchi di annunci e proposte non risolutive, non è abbastanza «Ciò che chiediamo esplicitamente è il riesame completo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale – scrivono in una nota Onda Verde e Mal’Aria -, alle carenze degli organi di controllo Ispra e Ministero Ambiente compreso, nonché alla grave situazione sanitaria. Notiamo invece che, a parte noi, nessuno ha chiesto la revisione totale dell’Aia ed i tecnici del ministero hanno rappresentato come unica possibilità per il riesame il superamento dei valori della qualità dell’aria normati dalla legge». Bocciata dai comitati anche la nuova app annunciata dall’Arpam che, secondo loro, «non servirà a nulla: si deve intervenire sulle cause, dato che gli effetti già li conosciamo fin troppo bene»
Le istanza dei cittadini sono state raccolte in un’interrogazione dei parlamentari marchigiani del Movimento 5 stelle, Maurizio Cattoi e Mauro Coltorti, indirizzata ai ministeri dell’Ambiente, della Salute e dell’Interno: «l’Api deve rispettare delle prescrizioni ben precise, tra cui un’indagine epidemiologica nel territorio di Falconara. Cosa di cui vorremmo parlare anche con il Prefetto. Dobbiamo mettere la salute dei cittadini al primo posto».

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