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Nuovo Codice della Strada,
la fondazione Scarponi
in audizione alla Camera

ROMA - Marco Scarponi, fratello dell'Aquila di Filottrano,  è stato ascoltato in Commissione Trasporti per le modifiche normative. Ha espresso contrarietà all'aumento della velocità fino ai 150 km/h in autostrada e ha depositato le petizioni di cui è promotrice la fondazione costituita in memoria del campione di ciclismo

Marco Scarponi (secondo da sinistra) in audizione alla Camera dei Deputati

La fondazione Michele Scarponi in audizione alla Camera dei Deputati per le modifiche al Codice della Strada. La Fondazione si è espressa contraria all’aumento della velocità fino ai 150 km/h in autostrada e ha depositato le petizioni di cui è promotrice. Ha invece espresso parere favorevole a tutte quelle misure che hanno come scopo la tutela e l’incentivazione della mobilità ciclistica e dell’utenza fragile in generale. Limitare la velocità degli autoveicoli nei centri cittadini a 30 kilometri orari, come succede nel resto d’Europa, istituire ai semafori la striscia di arresto avanzata per i ciclisti e consentire di usare le corsie per il TPL agli stessi. Consentire il doppio senso ciclabile in alcune strade ad uso condiviso tra pedoni e ciclisti dove la velocità è particolarmente moderata. Verrà inoltre proposta la possibilità di consentire ai ciclisti di percorrere le strade extraurbane “affiancati in due”, per aumentare la visibilità e la maggior sicurezza degli stessi.

Nei giorni scorsi è stata avviata una campagna di raccolta firme sul tema che mira tra gli altri punti a definire una distanza minima di 1,5 metri, per il sorpasso dei velocipedi all’interno dell’art.148 del codice della strada, in sostituzione del termine “distanza adeguata” citato nello stesso; e a definire le sanzioni, all’interno della Legge 366 del 19/10/1998 per gli enti che non provvedono a realizzare percorsi ciclabili nel caso di strade di nuova realizzazione o manutenzioni straordinarie come previsto dall’Art. 10 della stessa. La stessa Fondazione è anche promotrice di un’altra petizione per l’installazione obbligatoria dei dispositivi di limitazione di velocità ISA (Intelligent Speed Adaptation) dispositivo già sperimentato a più riprese e positivamente valutato in diversi studi e ricerche internazionali, tra cui l’Etsc (European Transport Safety Council) che lo promuove come una soluzione importante per ridurre la mortalità e la lesività degli scontri stradali. La Campagna per l’introduzione del dispositivo ISA è veicolata in tutti i Paesi dell’Unione Europea e fatta conoscere al resto del mondo perché possano svilupparla in tutti i Paesi aderenti all’Onu.

Strade sicure, la Fondazione Scarponi lancia la raccolta firme per la proposta di legge

 

 

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