facebook rss

Crisi Astaldi, Confcommercio:
«È necessaria una procedura d’urgenza»

FABRIANO - l'associazione di categoria chiede lo sblocco per non dare il colpo di grazia al territorio e condivide le ragioni della protesta delle aziende creditrici, «ma non si dimentichino le piccole e medie imprese»

L’incontro intrerregionale di Fabriano sulla crisi Astaldi (foto d’archivio)

 

«Sulla crisi Astaldi di Fabriano è necessaria e indispensabile l’attivazione di una procedura straordinaria d’urgenza che sblocchi la situazione». Confcommercio Marche Centrali lancia l’allarme sulla continua impasse della crisi che sta creando pesanti ripercussioni ad un territorio già messo in ginocchio dalla congiuntura economica e dalle difficoltà di buona parte del tessuto imprenditoriale. Sono più che comprensibili le ragioni della protesta che andrà in scena domani mattina e che rappresenterà gli enormi disagi delle imprese creditrici e dei lavoratori occupati nei cantieri. «Sono altresì giustificate – spiega il presidente della Delegazione di Fabriano Confcommercio Marche Centrali Mauro Bartolozzi –, le preoccupazioni di Confcommercio Marche Centrali per quel che riguarda l’indotto economico che rischia di subire il colpo di grazia se non si assisterà ad uno sblocco della ripartenza della ricostruzione della strada. Per questo è necessario un intervento che abbia i crismi della straordinarietà e dell’urgenza e che non risponda alle normali prassi burocratiche le quali potrebbero ritardare la ripresa dei lavori con il rischio, ormai tangibile, di avere un danno economico devastante per il territorio». La mobilitazione di domani è utile a riaccendere i riflettori su una questione che non può essere messa da parte e sulla quale è necessaria un’unità d’intenti indispensabile per trovare una soluzione grazie alla quale le imprese creditrici possano incassare le loro competenze e si possano riprendere i lavori per dare al territorio una viabilità e un’accessibilità indispensabile per svilupparsi nel settore produttivo così come nel Terziario e nel Turismo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X