Il controllore gli ricorda che in treno non si può fumare e lui, uno jesino di 28 anni che si trovava sulla tratta Ancona-Roma, ruba un estintore e svuota il contenuto all’interno della carrozza. La bravata, avvenuta la mattina del 6 ottobre 2016 alla stazione di Genga, è costata al passeggero una condanna a sette mesi di reclusione, pena sospesa. Doveva rispondere dei reati di furto aggravato e imbrattamento. La sentenza è stata emessa questa mattina dal giudice Elisa Matricardi. Il 28enne era stato denunciato dalla Polfer dopo la testimonianza di un operatore Trenitalia che aveva visto il ragazzo in banchina con l’estintore in mano. Stando alla ricostruzione della procura tutto sarebbe nato con uno scambio di battute tra l’imputato e il controllore. Quest’ultimo, vedendo che lo jesino aveva aperto il finestrino, gli si era avvicinato ricordandogli che in treno è vietato fumare. Il 28enne avrebbe risposto: «Ora ti faccio vedere io come fumo». Dopo un paio di soste, il regionale si era fermato alla stazione di Genga. Qui, secondo quanto contestato, l’imputato aveva rubato un estintore dalla carrozza, era sceso dal treno e poi aveva svuotato il contenuto della bombola all’interno del finestrino rimasto aperto. Il ragazzo, difeso dall’avvocato Sonia Pernini, ha sempre rigettato ogni contestazione, affermando di non aver mai rubato l’estintore, tantomeno di averlo utilizzato per imbrattare il vagone. Appena sceso dal treno si sarebbe diretto verso il padre che lo aspettava in stazione, senza fermarsi in banchina per danneggiare il regionale. Inoltre, non aveva aperto il finestrino per fumare, piuttosto per far entrare più aria in quanto soffrirebbe di claustrofobia.
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