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Giornata della Memoria,
studenti in piazza contro le mafie

SENIGALLIA – In tanti stamattina hanno partecipato alla manifestazione organizzata da Libera. Il sindaco Mangialardi: “La lotta alla mafia torni a essere priorità della politica”

Senigallia in piazza per la Giornata delle Memoria

Una bella giornata di sole ha accolto migliaia di studenti degli istituti superiori della città e di molte scuole della regione, che a Senigallia hanno dato vita a una partecipata e coloratissima manifestazione regionale lungo le principali vie della città per commemorare la “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”. Organizzato da Libera, il corteo è partito da piazzale della Libertà, in prossimità della Rotonda a Mare, ed è giunto a Piazza del Duca, dove dal palco, come di consueto, sono stati letti i nomi delle vittime innocenti di tutte le mafie. L’elenco, recitato come una sorta di rosario civile, anno dopo anno è occasione per testimoniare vicinanza e solidarietà ai familiari dei caduti e rinnovare l’impegno nella lotta a ogni forma di illegalità.

Quasi 3mila le persone che hanno aderito al corteo che ha sfilato fino in centro storico dove sono intervenute diverse autorità, tra cui il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo, e i familiari di Attilio Romanò, il giovane 29enne ucciso dalla camorra per uno scambio di persona il 24 gennaio 2005. “C’è un legame forte tra Napoli e Senigallia – ha detto la sorella Maria prima della lettura dei nomi delle vittime innocenti – Un legame che urla il nostro no alle mafie e siamo orgogliosi che il presidio locale di Libera sia intitolato a mio fratello”. Il primo luglio prossimo, ha annunciato, inizierà il processo d’appello bis contro il superboss Marco Di Lauro, accusato di essere il mandante della spedizione in cui venne ucciso Romanò.

“Un grandissimo ringraziamento – ha detto il sindaco Maurizio Mangialardi – va a Libera Marche, al presidio di Senigallia, a don Gasperini, a Paola Senesi e a tutti voi che avete scelto di esserci per dare vita a una manifestazione bella, giovane e piena di energia. Proprio ciò che oggi serve di più a questa Italia grigia, incattivita, chiusa, dove per molti i problemi non sono la mafia e l’evasione fiscale, ma gli uomini, le donne e i bambini che tentano di attraversare il mare, a rischio della loro vita, per inseguire il sogno di un’esistenza migliore. Anzi, alcuni pensano che sia addirittura possibile conviverci con la mafia. Noi no, perché noi, al contrario di loro, siamo qui per dire che di fronte al fenomeno della criminalità organizzata, dal quale nessun territorio può proclamarsi immune, non arretreremo mai di un passo”.

 

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