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Via il “superticket” per i redditi bassi:
«Così sanità più accessibile»

LA REGIONE su proposta del presidente Luca Ceriscioli ha deciso di togliere, dal prossimo mese di giugno, la quota fissa di 10 euro sulla ricetta per prescrizioni di prestazioni di specialistica ambulatoriale (visite e diagnostica) per chi ha l'Isee inferiore a 10mila euro

Luca Ceriscioli

 

Da giugno le persone con un reddito Isee inferiore ai 10mila euro annui, non dovranno più pagare la quota fissa di 10 euro (cosiddetto superticket) sulla ricetta per prescrizioni di prestazioni di specialistica ambulatoriale (visite e diagnostica). Lo ha deciso questa mattina la giunta, su proposta del presidente della Regione Luca Ceriscioli, come segno di attenzione nei confronti di chi ha più bisogno e di chi è in difficoltà. Lo scopo è rendere più accessibili i servizi essenziali come quelli sanitari. Secondo il presidente non pagare la tassa sulla ricetta è un passo importante verso i cittadini e permetterà di accedere alle cure con minori preoccupazioni, soprattutto per quelle persone che a fine mese devono far quadrare i propri conti. «Una scelta importante perché la sanità sia sempre più un bene pubblico accessibile a tutti – ha detto il governatore -. L’unico impegno che chiediamo ai cittadini con un reddito basso è di rivolgersi ai Caf dei sindacati per richiedere l’Isee e poi presentarsi agli sportelli Asur con la certificazione relativa».

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