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Ad Ancona il primo Marche Pride
ma senza il patrocinio del Comune
«Siamo sorpresi e amareggiati»

IL CORTEO, inserito nel movimento dell'Onda Pride, si snoderà per le vie della città il prossimo 8 giugno. Tanto entusiasmo ma un solo grande rammarico per il comitato organizzatore: l'amministrazione Mancinelli non compare tra i promotori dell'evento che ha già ottenuto il patrocinio di otto città marchigiane. Tra i partecipanti al corteo, l'ex ministro Valeria Fedeli e Franco Grillini, fondatore del movimento Lgbt italiano

La conferenza stampa del Marche Pride

 

Tra poco più di un mese le vie di Ancona verranno invase da un corteo pieno di luci e colori, pronto a rivendicare i diritti delle persone lesbiche, gay, transgender, intergender, queer. L’8 giugno va in scena il Marche Pride, primo appuntamento nella storia della regione legato all’Onda Pride. Un evento per certi versi storico e che ha già raccolto il patrocinio di diversi comuni delle Marche. All’appello manca però forse quello più importante. L’Amministrazione Mancinelli, che ospita il Pride, non compare, almeno finora, tra  i patrocinanti dell’iniziativa, coordinata dal comitato composto da  Elvio Ciccardini (Arcigay Agorà), Luisa Rizzitelli (Rebel Network), Matteo Marchegiani (Comunitas APS), Danilo Musso (ESNA – Consulenze di genere), Giulio Marco Pastore (Teekanne), Daniela Barbaresi (Segretaria Generale CGIL Marche), Cinzia Massetti (CGIL Nuovi Diritti). «Siamo davvero sorpresi e amareggiati di non aver ottenuto un patrocinio che riteniamo doveroso non solo per gli attivisti LGBT e le tante associazioni che stanno lavorando al Marche Pride ma perché riteniamo che non sia stato compreso l’enorme valore culturale di questa occasione. – ha detto Luisa Rizzitelli presidente di Rebel Network -. Dispiace pensare che il Comune di Ancona possa essere accomunato ai comuni di guida politica notoriamente contrari ai diritti civili che non hanno concesso i patrocini. Restiamo comunque pronti a un cambio di idea della sindaca Mancinelli che abbiamo incontrato personalmente non appena ricevuto il diniego, senza tuttavia riuscire ad ottenere il patrocinio. Posizione peraltro incomprensibile, visto che il PD Marche ha aderito al Marche Pride con entusiasmo e convinzione». Il progetto del Pride è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sede della Cgil di via I maggio, ad Ancona. Il Marche Pride vivrà non solo nella parata finale, ma con oltre trenta eventi culturali che precederanno la grande conclusione dell’8 giugno 2019 con il corteo finale per le strade di Ancona. Il percorso attraverserà l’intera città e si concluderà con un comizio finale, oggetto del Documento politico e Carta dei diritti e dei valori del comitato, attorno al quale si stanno stringendo moltissime associazioni e istituzioni. Sono stati già stati concessi i patrocini dei comuni di Borgo Pace, Corinaldo, Fermignano,  Fermo, Gradara, Senigallia, Jesi, Urbino. Tra le istituzioni hanno già dato la loro adesione la Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Regione Marche, il Garante dei diritti Nobili, la consigliera di Parità effettiva della provincia di Ancona, la consigliera di Parità effettiva della provincia di Fermo, la consigliera di Parità effettiva della provincia di Pesaro Urbino, l’Ordine Assistenti Sociali delle Marche. Al Marche Pride hanno anche aderito 35 associazioni regionali e nazionali  e tra le personalità di spicco che hanno già confermato la loro presenza ad Ancona l’8 giugno ci sono Franco Grillini, storico attivista e fondatore del movimento LGBT italiano e la ex ministro Valeria Fedeli. Sostegno anche da parte della Cgil Marche che ha fatto sapere: «E’ importante per noi dare visibilità alle sue rivendicazioni e le sue istanze e sostenerne il documento politico,specie nella nostra regione che in questi ultimi tempi ha visto una recrudescenza di episodi di razzismo, omofobia e discriminazione di genere». Elvio Ciccardi presidente di Arcigay Agorà ha sottolineato «il grande entusiasmo di gruppi di ragazzi e ragazze che si sono uniti all’organizzazione del Marche Pride e che sono da settimane impegnati in progetti artistici, creativi, di approfondimento legati ai temi della parità e del contrasto alle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere». Matteo Marchegiani (Comunitas APS): «Come associazione attiva nel territorio centrale della regione, in particolare Ancona, è per noi un grande onore ed una grande soddisfazione far parte del comitato Marche Pride. In questo clima politico di odio c’è un assoluto bisogno di manifestare non solo per rivendicare nuovi diritti, ma per difendere da pericolosi attacchi quelli già consolidati. Oggi più che mai c’è bisogno di visibilità civile delle persone LGBTI+».

Ancona sempre più friendly, arriva il Marche Pride

 

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