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Traffico di ketamine e ecstasy:
un arresto e tre denunce
Il covo era una casa colonica

MONTEFANO - Per coprire l’attività di spaccio il gruppetto fingeva interesse per attività di coltivazione biologica in una casa colonica di Montefano, ai confini con la frazione osimana di Passatempo, dove c’è stato il blitz dei carabinieri. A comprare lo stupefacente giovani di diversi comuni del Maceratese e di Osimo

 

La droga sequestrata

Il covo dello spaccio era una vecchia casa colonica immersa nelle campagne di Montefano. È lì che un 37enne di Porto Recanati e altri tre giovani, tra cui la sua convivente, gestivano un traffico di stupefacenti che andava da marijuana e hashish fino a droghe pesanti come anfetamine, ketamine, ecstasy, funghi allucinogeni. A scoprire l’attività di spaccio, grazie alle segnalazioni di alcuni residenti della frazione Passatempo di Osimo, i carabinieri della Compagnia di Osimo che nella notte hanno dato via ad una operazione che ha portato all’arresto di F. T., 37 anni, operaio, di Porto Recanati, e alla denuncia di altre tre persone. L’attività di spaccio veniva celata dietro la coltivazione di ortaggi nei terreni vicini alla casa colonica. Lì viveva il 37enne insieme agli altri tre denunciati. Si tratta di un 37enne di Reggio Emilia, E. B., e di due donne: una 37enne, sempre di Reggio Emilia, G. S., e una 35enne, F. R., di Montefano, la convivente del portorecanatese, una impiegata che aveva la disponibilità della casa colonica.

Il comando compagnia carabinieri di Osimo

Secondo le indagini svolte dai carabinieri della Compagnia di Osimo, coordinate dal luogotenente Luciano Almiento (comandante del Nucleo operativo e radiomobile di Osimo), la droga veniva venduta direttamente nella casa colonica a ragazzi giovanissimi che arrivavano da Montefano, Recanati, Montecassiano, Appignano, Osimo. Non solo spaccio ma anche feste a base di droga quelle che avvenivano nella casa colonica. A tradire gli spacciatori sono stati i residenti che hanno segnalato ai carabinieri strani movimenti e viavai di persone nella casa colonica. I militari, coordinati dal pm Claudio Rastrelli della procura di Macerata, hanno dato il via alle indagini. E’ stata così ricostruita l’attività di spaccio che avveniva nella casa colonica con la copertura della coltivazione bio, da qui il nome dell’indagine: Vado a vivere in campagna. E in campagna ci vivevano davvero i quattro giovani finiti nei guai, peccato che l’attività principale, secondo quanto emerso dalle indagini, non fosse coltivare ortaggi ma vendere droghe, anche pesanti e sintetiche. Nel corso della notte i carabinieri hanno chiuso il cerchio con un blitz nel casolare.

il luogotenente Luciano Almiento

Quando i carabinieri sono entrati i due uomini e le due donne hanno cercato di disfarsi della droga, ma senza riuscirsi. Nel corso della perquisizione i militari hanno trovato, nella disponibilità del 37enne portorecanatese, 33 grammi di ketamina, divise in 30 dosi e già confezionate. Nel casolare i carabinieri hanno poi trovato diversi nascondigli dove venivano conservati piccoli ovuli, bustine, droga. Erano in cucina, o tra gli alimenti, oppure negli armadi. Sparsi nella casa sono stati rinvenuti quantitativi di droghe come funghi allucinogeni, ecstasy. Oltre a questo sono stati trovati bilancini di precisione e materiale per confezionare le dosi di droga. Tutto lo stupefacente è stato sequestrato. Il 37enne è stato arrestato e si trova ai domiciliari nella sua casa di Porto Recanati.

(Servizio aggiornato alle 13.20)

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