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Aeroporto, Aerdorica è salva
Ceriscioli: «Prospettiva di sviluppo»

ANCONA – Il tribunale di Ancona ha emesso oggi il decreto di omologazione del concordato, tassello finale che permette all'infrastruttura di uscire dall'incubo del rischio fallimento. Il prossimo step è quello dell'ingresso definitivo dell'azionista privato Njord all'interno della compagine societaria

 

 

E alla fine arriva il sigillo del Tribunale. Dopo oltre due anni in bilico tra fallimento e salvezza (l’istanza prefallimentare da parte della Procura della Repubblica era piombata negli uffici di Aerdorica come una granata il 2 gennaio 2017), il tribunale di Ancona ha emesso oggi  il decreto di omologazione del concordato, tassello finale della procedura di salvataggio della società che gestisce il Sanzio. Il controllo di verifica della fattibilità giuridica ed economica ha avuto esito positivo. «È un grande giorno per la nostra regione – il commento a caldo del governatore Luca Ceriscioli –. Un’infrastruttura strategica che ritorna ad avere una prospettiva piena di sviluppo che poggia su un solido piano di ristrutturazione. L’aeroporto ora guarda al futuro con grande fiducia. È stato un procedimento lungo e complesso per il quale abbiamo lavorato a ritmo serrato fin dall’inizio – ricorda –. Abbiamo ereditato una gestione che aveva portato a circa 40 milioni di euro di debiti e siamo riusciti in una grande operazione di risanamento». Il prossimo passaggio – dopo il pagamento dei creditori entro i prossimi 60 giorni – è ora quello dell’ingresso di Njord Partners, tramite la controllata Njord Andreanna, come socio di maggioranza della società di gestione dell’aeroporto. «Ringrazio il Consiglio regionale che ci ha sempre creduto mettendo a disposizione le risorse approvando un finanziamento da 25 milioni di euro – prosegue Ceriscioli –, la Commissione europea, che ha dato l’ok all’aiuto di Stato, per la prima volta per un aeroporto italiano in una misura veramente importante ed il privato che ha deciso di investire 15 milioni di euro senza i quali non ci sarebbe stato un salvataggio né un futuro di crescita e sviluppo. Siamo pronti per la crescita dello scalo, tanti voli garantiti sia per i passeggeri che per il cargo, oggi importante per tutte le imprese. Con questo passaggio – conclude – si tutelano anche i posti di lavoro: noi continueremo comunque a concentrare il nostro impegno sugli strumenti che servono per raggiungere l’obiettivo di salvaguardare, il più possibile, i livelli occupazionali».

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