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Parking San Martino:
appalto entro aprile,
ma scoppia la polemica

ANCONA – Sei mesi per arrivare al progetto esecutivo, a cui poi farà seguito un cantiere della durata di 18 mesi. Se il cronoprogramma verrà rispettato, il nuovo parcheggio multipiano in centro sarà pronto per il 2021, per un costo stimato di 2,3 milioni di euro. Bordate dalle opposizioni: Rubini (Aic) parla di «un'idea medievale, in controtendenza alle più avanzate città d'Europa», mentre Quacquarini (M5s) ironizza paragonandolo a «terme a base di polveri sottili»

Rendering del nuovo parcheggio multipiano all’ex caserma San Martino

Il nuovo parcheggio all’ex caserma San Martino si farà e avrà una capacità tra i 126 ed i 139 posti, di cui alcuni riservati ai mezzi elettrici. Se non fosse bastato l’annuncio con tanto di rendering lanciato dalla sindaca Valeria Mancinelli, lo scorso lunedì sera, dalla sua pagina Favcebook, ieri  è stato anche organizzato un convegno ad hoc per parlare del progetto (con annessa mostra sulle otto idee di realizzazione presentate da altrettanti studi) e, più in generale, della riqualificazione urbana della città. Un incontro alla Mole con Soprintendenza e addetti al settore voluto dalla società Mobilità&Parcheggi, partecipata del Comune e promotrice del concorso di idee che ha visto arrivare al primo posto lo studio Arx di Firenze, insieme all’ingegnere Saimir Elezi, a Mps studio associato di Cecina e all’architetto Irene Scarpino.. La road map dei prossimi mesi è dettata dal codice degli appalti che prevede, come spiega l’amministratore unico di M&P, Erminio Copparo, «60 giorni per il programma preliminare, 60 per quello definitivo e 60 per quello esecutivo. Contando sei mesi da settembre (dato che agosto è sempre incerto per le ferie), entro Pasqua contiamo di fare il bando di gara per affidare l’appalto dei lavori».

Un cantiere della durata prevista di 18 mesi: dunque, se il cronoprogramma verrà rispettato, il nuovo parcheggio su sei piani in centro – con tanto di locale commerciale da 100 mq per ospitare un bar o un pub e un roof garden per eventi all’aperto – sarà pronto per il 2021, per un costo stimato di 2,3 milioni di euro. E sulla questione traffico, una delle critiche più aspre al progetto, Copparo sottolinea che, «tra i requisiti richiesti nella fase del concorso di idee, c’era anche quello di proporre una soluzione alla viabilità per il parcheggio che si andrà a creare». Una puntualizzazione che però non convince le opposizioni, sul piede di guerra proprio per il rischio smog e aumento del traffico in centro legati al progetto.
«La truppa guidata dalla Mancinelli – tuona il consigliere di Altra idea di città, Francesco Rubini – intende risolvere il problema della sosta e della viabilità con la realizzazione di un maxi parcheggio a sei piani in pieno centro, tra case, uffici e scuole. Dopo aver chiuso la stazione marittima ed aver abbandonato ogni progettualità degna di nota su mobilità dolce e sostenibile, l’amministrazione getta definitivamente la maschera, aumentando il tasso di inquinamento cittadino già fortemente allarmante. Un’idea medievale – l’affondo del consigliere –, in controtendenza alle più avanzate città d’Europa, a cui si sommano i pesanti dubbi sulla realizzabilità dell’opera che dovrebbe sorgere in uno spazio stretto e angusto prospiciente a decine di abitazioni e alla scuola Faiani. Ed è dannoso anche dal punto di vista della riqualificazione urbana: le città si rigenerano creando verde pubblico, spazi di aggregazione, luoghi di incontro e non certo con maxi parcheggi». Una linea dura condivisa anche dal consigliere del Movimento 5 stelle, Gianluca Quacquarini: «dopo gli annunci di prossima creazione di parcheggi al posto dell’Istituto Nautico e all’interno di Fincantieri, propedeutico alla costruzione della nuova banchina al Molo Clementino, il traffico non mancherà. Sarà un unico ingorgo per poter accedere ai parking, con conseguente aria irrespirabile. Un’operazione che nel 2019 non sta né in cielo né in terra e che non si allinea per nulla con le scelte delle città moderne.
Il progetto vincitore, poi, prevede un Roof Garden sulla terrazza del parcheggio – ironizza – cosicché anche Ancona potrà avere le sue Terme, che non saranno di acque sulfuree ma a base di polveri sottili».

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