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Nuovo calendario venatorio,
caccia al via il 1 settembre

REGIONE - Specie, date e divieti nel provvedimento della Giunta. Aperto il ricorso delle associazioni ambientaliste per le zone protette

 

Approvato dalla Regione il calendario faunistico-venatorio per la stagione di caccia 2019-2020. Via libera dal primo settembre e fino al 30 gennaio 2020, con date differenziate per le diverse specie. Nelle zone protette sarà vietata la caccia nel mese di gennaio, con alcune eccezioni, ma su questo è aperto il ricorso delle associazioni ambientaliste che aveva portato nella scorsa primavera alla sospensione totale della caccia dai siti di Rete Natura 2000. Nel frattempo la Regione ha dato incarico agli avvocati Stefano Grassi e Paolo Costanzi di intervenire in giudizio di fronte alla Corte Costituzionale, a seguito dell’ordinanza del Tar Marche che sospendeva la caccia, per valutare la legittimità costituzionale di alcune norme regionali sulla caccia.

Ecco quanto prevede il nuovo calendario. Si potranno cacciare la tortora (1 settembre-20 ottobre), il merlo (15 settembre-30 dicembre), la quaglia (11 settembre-30 dicembre), la alzavola, il germano reale e la marzaiola (1 settembre-19 gennaio 2020) e poi la ghiandaia, la gazza, la cornacchia grigia e il colombaccio (1 settembre-15 settembre e dal 02 ottobre al 30 gennaio 2020). Lepre, coniglio selvatico, starna, fagiano, pernice rossa si potranno cacciare dal 15 settembre all’8 dicembre, ma nell’ambito territoriale di caccia Mc1 non si potrà cacciare la pernice rossa. L’allodola sarà cacciabile dal 2 ottobre al 30 dicembre. Saranno cacciabili dal 15 settembre al 30 gennaio 2020 tordo bottaccio, cesena, tordo sassello, canapiglia, codone, fischione, mestolone, moriglione, pavoncella, beccaccino, porciglione, frullino, volpe, folaga, gallinella d’acqua. Si potrà sparare alla moretta (13 ottobre-30 gennaio 2020), al combattente (15 settembre-31 ottobre).

(Foto d’archivio)

Diverse a seconda delle province le date della caccia al cinghiale, previste nei giorni di mercoledì, sabato e domenica. Uniformi le date di Ancona e Pesaro, dal 2 novembre al 29 gennaio 2020, mentre i cacciatori maceratesi hanno il via libera anche nelle domeniche del 20 e 27 ottobre, oltre che nello stesso periodo delle due precedenti province. A Fermo e Ascoli gli ungulati si possono cacciare dal 13 ottobre al 12 gennaio 2020. Altri volatili sono cacciabili: la coturnice dal 6 ottobre al 30 novembre, la beccaccia dal 2 ottobre al 30 gennaio 2020.

A seconda delle varie specie il calendario venatorio prevede limitazioni nei giorni di caccia, in media pari a tre a settimana e nel numero di capi che si possono abbattere. Fa eccezione il periodo dal 2 ottobre al 30 novembre in cui la caccia da appostamento alla selvaggina migratoria è consentita per altri due giorni a settimana con esclusione comunque del martedì e del venerdì. L’allenamento dei cani da caccia sarà consentito dal 17 al 31 agosto sulle stoppie, su calanchi e sui terreni incolti, nei boschi, lungo i corsi d’acqua, sui prati naturali ed anche su quelli artificiali, su coltivazioni di barbabietole a condizione che non si arrechi danno alle colture. Vietato in ogni caso a meno di 200 metri dal confine delle aziende faunistico-venatorie e delle aziende agri-turistico-venatorie. Nelle zone protette della Rete Natura 2000, che comprendono zone Sic (siti di importanza comunitaria), Zps (zone di protezione peciale) e Zsc (zone speciali di conservazione), pari a circa 140mila ettari, sarà vietata la caccia nel mese di gennaio, ad eccezione della caccia da appostamento fisso e temporaneo e in forma vagante nelle giornate di sabato e domenica, possibile anche la caccia al cinghiale. Vietata la preapertura della caccia, tranne che per le battute di caccia di selezione al cinghiale.

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