facebook rss

Demenze e malattie del sistema nervoso,
Marche al 6° posto in Italia
per tasso di mortalità

STATISTICHE - L'Alzheimer colpisce il 4,7% degli anziani - Lo studio di Confartigianato

 

 

Confartigianato Marche evidenzia come il tema del progressivo invecchiamento e del peggioramento delle condizioni di salute degli anziani deve sempre più diventare un elemento di priorità per le istituzioni. Con l’invecchiamento della popolazione, la malattia di Alzheimer e le demenze sono diventate patologie rilevanti per la salute pubblica. Infatti, al crescere dell’età aumenta la prevalenza dei disturbi di depressione e ansia cronica grave che si presentano spesso in associazione ad altre patologie croniche, tra cui l’Alzheimer e le demenze, appunto. Da uno studio dell’associazione si stima che circa il 4,7% della popolazione anziana ne sia affetta. In particolare, la patologia interessa lo 0,4% degli individui che hanno tra i 65 e i 69 anni, l’1,9% degli individui tra i 70 e i 74 anni, il 3,4% di chi ha tra i 75 e i 79 anni per arrivare a toccare l’11,5% degli anziani che hanno 80 anni e più.

Approfondendo l’analisi per genere è evidente il gap a sfavore delle donne, le quali presentano una incidenza del 6,0%, doppia rispetto al 3,0% degli uomini. Per quanto riguarda il livello di istruzione si osserva che l’insorgenza della malattia è diffusa prevalentemente tra gli individui meno istruiti (5,5%, 0,8 punti percentuali sopra la media) con una quota doppia rispetto a chi ha un’istruzione media (2,6%) e meno diffusa presso gli individui altamente istruiti (1,2%).  La malattia di Alzheimer influenza la qualità della vita: il 63,4% dei malati riferisce di avere gravi difficoltà nella attività di cura della persona, l’89,6% ha gravi difficoltà nelle attività domestiche, il 67,7% lamenta calo di concentrazione e di conseguenza il 12,2% dei malati è incorso in incidenti domestici. Nelle Marche, dagli ultimi dati diffusi da Istat a giugno, il tasso standardizzato di mortalità per demenze e malattie del sistema nervoso per le persone di 65 anni e più si attesta al 33,3 per 10.000 residenti, il 6° valore più alto in Italia dopo la Valle d’Aosta (46,9/10.000 residenti), il Veneto (38,7/10.000 residenti), Sardegna (37,1/10.000 residenti), Trentino-Alto Adige (34,7/10.000 residenti) e Piemonte (34,1/10.000 residenti). Dal 2004, quando il livello era pari a 20,6/10.000 residenti, in linea alla media nazionale (20,7), si è registrata una crescita di 12,7 punti, più intesa della media Italia (+10,5 punti) che ha portato il valore a superare il dato nazionale di 2,2 punti.

«Il tema del progressivo invecchiamento e del peggioramento delle condizioni di salute degli anziani deve sempre più diventare un elemento di priorità per le istituzioni e per la nostra associazione – sottolinea Giorgio Cippitelli, segretario di Confartigianato Imprese Marche – in quanto siamo convinti che affrontare in modo adeguato tale aspetto rappresenti l’”anticamera” dell’autosufficienza del sistema Italia nel suo complesso. Tornando nello specifico all’Alzheimer – conclude Cippitelli – prevenirlo è ancora impossibile perché quando compaiono i primi sintomi clinici della malattia, significa è già in atto il processo neurodegenerativo nel soggetto. Conoscere la malattia è fondamentale: gli sudi indicano che circa un terzo dei casi di Alzheimer possono essere attribuiti a fattori di rischio modificabili, sui quali, cioè si può agire precocemente cambiando il proprio stile di vita».

</

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X