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«Stai attento a girare da solo»,
minacciato il consigliere FdI Eliantonio

ANCONA - Mail anonima ricevuta ieri sera sulla posta elettronica, probabilmente conseguente al video postato sulla sua pagina Facebook in cui veniva mostrata la bagarre scatenatasi su un bus, dove alcuni utenti si scagliavano contro una mamma di colore che occupava il posto riservato alle persone con problemi motori

Angelo Eliantonio

 

«Stai attento a girare da solo, delfinetto di Ciccioli». E’ solo un passaggio della mail minatoria ricevuta ieri sera dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia Angelo Eliantonio. Il mittente è sconosciuto, ma il dominio riporta la dicitura guerrillamail.com. e l’oggetto è: violenza ai violenti. Il testo è stato inviato probabilmente a seguito del dibattito social che si è scatenato dopo il video postato ieri dallo stesso Eliantonio sulla sua pagina Facebook, dove veniva mostrata una bagarre ripresa sul bus 46. All’interno del mezzo è stato immortalato il putiferio creato da alcuni utenti dopo aver visto che il seggiolino riservato alle persone con problemi motori era stato occupato da una mamma di colore con il figlio in braccio. La sua presenza avrebbe ostacolato la seduta di un’anziana appena salita sul mezzo. Davanti alle rimostranze calorose dei presenti, la straniera si sarebbe giustificata col dire: «Non capisco l’italiano».

Il testo della mail

Il video era stato accompagnato da questo post: «Questa mattina su un autobus di Ancona. Una signora anziana con problemi motori chiede di potersi sedere nel posto riservato agli invalidi, occupato. Nonostante l’intervento dell’autista la risposta della giovanotta presuntuosa, evidentemente padrona del mezzo, è eloquente : “io non conosco italiano” e non si sposta. Vale per gli italiani quanto soprattutto per i troppi stranieri prepotenti: il rispetto prima di tutto. Questa è l’integrazione che tanto piace alla sinistra!». Il video ha scatenato un dibattito social infuocato proprio sulla pagina del consigliere. Poco prima di mezzanotte, la mail. Ecco il testo: «Chi incita la logica del branco dovrebbe stare attento a non farsela ritorcere contro. Alza la cresta ma se lo fai stai attento a girare da solo, delfinetto di Ciccioli. Ci vuole poco a trovarti». Il consigliere non ha ancora deciso se sporgere denuncia: «Nel mio post non c’è una sola parola che incita alla violenza. Non c’è nessun riferimento al colore della pelle di nessuno. Io posso rispondere per le mie azioni, non per quelle degli altri.  Ho espresso un’opinione, a qualche democratico non sta bene. Chi mi conosce sa che sono sempre pronto e disponibile al confronto politico, anche e soprattutto con questa persona che mi minaccia. Basta firmarsi…».

Il consigliere comunale di Ancona di Altra idea di città, Francesco Rubini

Sul caso del bus, e in particolare sulla diffusione del video, è intervenuto anche il consigliere Francesco Rubini di Altra Idea di Città: «Che in questo paese e in questa città ci fosse chi, da anni, gioca a soffiare sul fuoco delle paure è cosa nota. Qualsiasi fatto o accadimento diventa strumento di propaganda; una propaganda fatta di qualunquismo, approssimazione ed intolleranza.
E così è stato anche nella nostra città nella triste vicenda che ha coinvolto una povera mamma di colore salita con il figlio in braccio sul bus e colpevole di aver occupato illegittimamente un posto riservato ai disabili.
A costruire il caso ci pensa un video amatoriale fatto girare sui social da alcuni soliti noti della destra locale per alimentare l’ennesima guerra tra poveri con al centro del bersaglio il solito straniero da fare oggetto di insulti e sproloqui. Poco importa analizzare i fatti, rendersi facilmente conto della oggettiva difficoltà della mamma con il bambino piccolo, della indisponibilità di quasi tutti i presenti sul bus ad aiutare entrambi i soggetti in difficoltà a trovare una soluzione utile e pacifica per tutti; ciò che conto è sempre e solo additare il diverso e farne il nemico numero uno. Una vicenda triste e violenta che dovrebbe invitare tutti ad una seria riflessione sulla società che viviamo ogni giorno: è davvero un mondo così egoista, violento ed intollerante che vogliamo?»

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