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Garantiva un “posteggio sicuro”:
maxi multa
al parcheggiatore abusivo

ANCONA - I carabinieri hanno sorpreso il giovane ghanese a chiedere agli automobilisti il “contributo”. Dovrà pagare 771 euro di sanzione amministrativa e, non avendo ottemperato al foglio di via, sarà espluso dal territorio italiano

 

Maxi multa per un parcheggiatore abusivo sorpreso ad Ancona dai carabinieri mentre tentava di garantire “un posteggio sicuro” agli automobilisti. Il giovane, di origine ghanese, con numerosi precedenti alle spalle, già destinatario di un provvedimento di espulsione eluso, è stato sanzionato ieri mattina dai militari nell’ambito dei controlli scaturiti a seguito delle segnalazioni ricevute dai cittadini anconetani riguardo ai parcheggiatori abusivi che assediano le aree di sosta ospedaliere e quelle nei pressi del mercato. Nello specifico, durante il mirato servizio a contrasto di tale fenomeno, i carabinieri lo hanno sorpreso mentre si avvicinava agli automobilisti, che avevano appena parcheggiato l’auto, e chiedere il “contributo” in cambio del “parcheggio sicuro”. Il ghanese è stato prima contravvenzionato, applicando le disposizioni entrate in vigore nel dicembre scorso che hanno inasprito le sanzioni applicate a chi svolge questa attività illecita, poi deferito alla Procura della Repubblica di Ancona per essersi sottratto alla precedente provvedimento di allontanamento e infine condotto presso la locale Questura per gli adempimenti connessi all’espulsione definitiva dal territorio nazionale.

Ammonta così a 771 euro la sanzione amministrativa pecuniaria per la violazione di quanto disposto dall’articolo 7 del Codice della strada, modificato dai provvedimenti legislativi, per coloro che esercitano l’attività di parcheggiatore senza averne l’autorizzazione ma che potranno addirittura finire in carcere se il soggetto risulterà recidivo, ovvero già sanzionato per la medesima violazione, o impieghi nell’attività illecita minori. In questo caso si applicherà, oltre alla confisca delle somme percepite, la pena dell’arresto da sei mesi a un anno e dell’ammenda da 2mila a 7mila euro. Continueranno regolarmente, con costanza, i controlli e l’azione di contrasto a questa attività illecita da parte dei carabinieri di Ancona, contando che l’inasprimento della pena con l’introduzione della sanzione penale accanto a quella pecuniaria amministrativa ne renda ancor più efficace i risultati.

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