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Jesi piange Aroldo Cascia
«Tenacia e passione politica,
punto di riferimento per la città»

LUTTO - Profonda commozione nel mondo politico e culturale cittadino per la scomparsa dell'ex senatore della Repubblica e già sindaco della città di Federico II dal 1975 al 1983. Domani pomeriggio il funerale

L’ex senatore Aroldo Cascia

 

di Talita Frezzi

Profonda commozione nel mondo politico e culturale cittadino per la scomparsa di Aroldo Cascia, 82 anni, ex senatore della Repubblica e già sindaco di Jesi dal 1975 al 1983 venuto a mancare ieri. La camera ardente è stata allestita alla Casa del Commiato Santarelli di Monsano, dove domani pomeriggio alle 16 sarà salutato per l’ultima volta. La figura dell’ex senatore è stata ricordata con commozione dal sindaco Massimo Bacci. «Per otto anni sindaco, per due legislature senatore della Repubblica, Aroldo Cascia è stato sicuramente un grande punto di riferimento per la nostra città nella seconda metà del secolo scorso – scrive il primo cittadino – gli va riconosciuto il grande merito di aver contribuito, da amministratore, allo sviluppo urbanistico e al rafforzamento del tessuto sociale di Jesi, pur in un momento certamente non facile per l’intero Paese. L’ho incontrato più volte in questi anni quando è venuto in Comune per propormi iniziative legate all’Istituto Gramsci o comunque ad attività culturali orientate ai valori in cui credeva. E ho notato sempre in lui il forte spirito che lo animava. Ci siamo anche scontrati sulla questione dello Statuto e del titolo di Città Regia. Ma benché su posizioni completamente diverse in molte cose, gli ho sempre riconosciuto tenacia, passione politica, coerenza, senso di giustizia sociale e capacità di visione. Sono certo che l’Istituto Gramsci e coloro che hanno percorso insieme a lui il cammino politico e culturale in questi decenni sapranno offrire alla città occasioni per mantenere testimonianza della figura e dell’opera di Aroldo Cascia. Ai familiari il cordoglio mio personale e dell’Amministrazione comunale tutta». «Sul ruolo che ha avuto Aroldo Cascia nella vita sociale e politica di Jesi, della provincia di Ancona, delle Marche, nella vita dell’Istituto Gramsci Marche – fa sapere l’Istituto Gramsci – avremo occasione di tornare. Ora lo piangiamo. Un abbraccio forte a Graziella, Stefania e Rocco».
«La Fondazione Pergolesi Spontini esprime vicinanza e cordoglio alla famiglia del professor Aroldo Cascia, ex sindaco di Jesi, Senatore della Repubblica, costruttore dell’Istituto Gramsci Marche. Lo ricordiamo con grande affetto – scrive la Fondazione Pergolesi Spontini – assiduo frequentatore del Teatro Pergolesi e figura di riferimento nella vita culturale della regione e della sua città. Ci mancheranno il suo l’impegno civile e politico, la chiarezza del pensiero, la sua arguzia, la profondità di visione, l’affetto sincero che nutriva verso le istituzioni culturali ed i suoi concittadini».
Il ricordo della città, anche durante il Consiglio comunale di oggi. «In quest’aula Aroldo Cascia non ha svolto solo una parte importante dell’attività politica, ma anche una vera e propria missione intellettuale per il bene della città. Già sindaco nel 1975 fino all’83, in quel periodo l’Amministrazione jesina divenne punto di riferimento a livello provinciale e regionale. Certamente è stato uno tra i migliori amministratori di questa città». Toccante il ricordo del Consigliere regionale Enzo Giancarli: «Aroldo Cascia era animato da grande passione civile e politica. Era molto preparato, colto e attento. Sapeva ben rappresentare il popolo, soprattutto quello di sinistra perché ha sempre difeso il lavoro e la dignità dei lavoratori. Aveva una visione critica del liberismo, con grandi aspirazioni alla giustizia sociale e alla liberazione umana. Era un uomo capace, un compagno ricco di valori e di ideali che ha sempre messo a disposizione dell’intera comunità».

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