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Supporto telefonico
per le donne vittime di violenza:
riapre lo sportello Frida

FALCONARA - Il sindaco Stefania Signorini: «Il servizio ha una particolare valenza in questo periodo in cui le situazioni critiche sono amplificate dalla convivenza forzata»

Foto d’archivio

 

Riparte giovedì 23 aprile, attraverso il sostegno telefonico, lo ‘Sportello Frida’, il servizio dedicato alle donne che rappresenta anche un punto di ascolto e informazione per sostenere quante sono vittime di abusi, soffrono per particolari fragilità, per difficoltà psicologiche e socioeconomiche. A partire dal 23 aprile il servizio sarà attivo ogni giovedì mattina dalle 9,30 alle 13,30: si potrà chiamare il numero 0719177775, oppure mandare una mail all’indirizzo sportellofrida@comune.falconara-marittima.an.it o ancora visitare la pagina Facebook ‘Sportello Frida Falconara Marittima’. Oltre che un punto di ascolto, lo sportello offrirà la possibilità di accesso a una rete territoriale in caso di violenza e abusi. Su questo ultimo aspetto si concentrerà l’attenzione di Frida, in un momento difficile dato dall’isolamento. «Saranno garantiti l’ascolto e l’accoglienza della richiesta d’aiuto tramite colloqui telefonici – spiega la psicologa Chiara Borocci, operatrice dello Sportello Frida – e sarà dato supporto alle donne che stanno vivendo situazioni di disagio, violenza familiare, psicologica, fisica, economica. In generale, il sostegno è rivolto a quante stanno attraversando situazioni di fragilità emotiva e psicologica». «Insieme al sostegno psicologico offerto dal Comune a tutte le persone che soffrono di particolari fragilità, attivo dal lunedì al giovedì – dice il sindaco Stefania Signorini – l’attività dello Sportello Frida è un altro segnale di vicinanza ai cittadini, soprattutto per quelle che possono essere le conseguenze psicologiche dell’isolamento. Frida si occupa a 360 gradi delle donne in difficoltà e offre un servizio che in questo momento è cruciale, perché la convivenza forzata dovuta alle restrizioni legate all’emergenza Coronavirus amplifica le criticità. E’ importante che tutti si facciano portavoce di questo servizio, soprattutto coloro che conoscono situazioni di violenza e disagio: segnalate le difficoltà delle donne che magari non hanno voce per chiedere aiuto».

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