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Bertolaso stoppa le voci:
«Non ho intenzione di candidarmi»
Ceriscioli e Ciarapica pronti a ripartire

MARCHE 2020 - L'ex capo della Protezione civile esclude di volersi candidare a governatore: «Io lavoro per il mio Paese, al di sopra di ogni logica politica». Intanto qualcuno del Pd pensa di ripescare il presidente uscente, dopo le mosse azzeccate ad inizio emergenza Coronavirus in contrapposizione al governo. E mentre la Lega continua ad avere il primato a livello di partito, è in difficoltà sulla leadership: così ritorna in auge il sindaco di Civitanova, che ha conquistato la ribalta con il suo sì al Covid center

Fabrizio Ciarapica (sindaco di Civitanova), il governatore Luca Ceriscioli e Guido Bertolaso alla Fiera di Civitanova

 

di Luca Patrassi

“L’ascolteranno gli americani, che proprio ieri sono andati via. E con le loro camicie a fiori, Colorano le nostre vie. E i nostri giorni di primavera”. Non torneranno dopodomani gli americani, per il 25 Aprile, ma è possibile che qualcosa torni di quei giorni di primavera. La voglia di rinascere dopo la guerra, di ripartire dalle macerie economiche. In attesa delle decisioni post Covid 19, si vive di impressioni. Anche in quella parte di politica pronta a mettersi in moto per il più o meno imminente ritorno alle urne per il rinnovo del consiglio regionale delle Marche e l’elezione del governatore. Dopodomani non torneranno gli americani, anche loro bloccati dal coronavirus, ma è possibile tornino i tempi e i modi di quella politica. #Iorestoacasa? L’impressione è che ci possa essere un ritorno al porta a porta, alla politica territoriale senza i filtri dei palazzi romani o lombardi, delle decisioni prese in due/tre e trasferite d’imperio nei territori in cui si regna. Uno dei punti cardine della rinascita popolare del governatore uscente Luca Ceriscioli è stata la capacità di far chiudere le scuole delle Marche contro il governo Conte, che ha poi fatto ricorso al Tar. Il territorio che si ribella, finalmente, al “papa re” dimostrando anche di aver preso le decisioni giuste. Ora, per le elezioni regionali, come e da chi si riparte? La Lega continua ad avere la leadership, pur se in calo, quanto a sondaggi ma nelle Marche non sembra in grado di esprimere un personaggio capace di unire i vari territori, il Pd ha il problema opposto avendo “scaricato” Ceriscioli per questioni interne (clamoroso l’autogol fatto da alcuni sindaci dem contro di lui con la spilletta #nopanico ai tempi della prova di forza sulle scuole) ed ora c’è chi pensa di ripescarlo. Scomparsi, o non segnalati, alcuni cespugli del centrosinistra mentre il fronte pentastellato aveva archiviato la possibilità di un’alleanza con il Pd scegliendo, via piattaforma Rousseau, la corsa in solidaria con il tolentinate Gian Mario Mercorelli. Nel centrodestra il Covid 19 ha prodotto due reazioni distinte. Quello che era (ed è rimasto tale) il candidato di Fratelli d’Italia, in attesa di sostegno ufficiale del centrodestra, Francesco Acquaroli ha fatto poche mosse e quasi tutte centrate sulle azioni di sostegno per uscire dall’emergenza coronavirus. Peraltro, spesso, anche in linea con alcune delle ultime decisioni prese dal governatore Ceriscioli. In linea con le ultime posizioni del governatore Ceriscioli sulla sanità in emergenza il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, anche lui dato come papabile nella corsa alla candidatura a governatore sul fronte centrodestra. Ciarapica ha beneficiato di una ribalta mediatica quotidiana per effetto del sostegno dato al Covid Hospital in corso di realizzazione nei locali comunali della fiera.

Il post di Guido Bertolaso di oggi pomeriggio

 

Ovviamente nessuno parla apertamente di campagna elettorale per le regionali, dovendosi prima definire gli scenari legati alla ripartenza economica post Covid sperando di non ricadere nell’emergenza sanitaria. Dunque forse si riparte dal porta a porta più che dai palazzi romani (in questa fase legati al centrosinistra, a FdI e ai pentastellati) e lombardi (Lega e Forza Italia). Candidati legati al territorio, che non debbano cioè telefonare a qualcun altro, a Roma o a Milano, per rilasciare una semplice dichiarazione. Speriamo che tornino quei candidati, anche non fosse dopodomani. Infine l’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso: «Già considero assurdo dover smentire per la sesta volta la mia possibile candidatura alla presidenza di una Regione, ma per bloccare ogni polemica No, non ho intenzione di candidarmi alla presidenza delle Marche. Per chi ancora non l’avesse capito io lavoro per il mio Paese, al di sopra di ogni logica politica», ha scritto oggi pomeriggio in un post su Facebook.

 

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