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Riemerge dall’oblio
la strada romana a Ghettarello:
al via la manutenzione

ANCONA - Dopo l'intervento dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale, la Soprintendenza ha mosso i primi passi per spazzare via il degrado dal selciato bimillenario lungo poco più di 23 metri, scomparso tra terra, rovi ed erbacce

Lo stato dei lavori

di Giampaolo Milzi

Riappare alla vista il tratto di strada romana in cima al colle Montàgnolo della frazione Ghettarello. Anche se c’è ancora parecchio lavoro da fare per riportare al seducente splendore originario quei 23,30 metri di selciato bimillenario, il più ampio e rilevante presente ad Ancona. In un articolo apparso l’8 giugno su Cronache Ancona avevamo raccontato lo stato di estremo degrado della struttura viaria risalente al I sec d.C., letteralmente scomparsa da mesi sotto erbacce, rovi e terriccio, e l’intervento dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale.  Un sos raccolto immediatamente dalla Soprintendenza unica delle Marche che ha sollecitato un primo intervento dell’Enav (Ente nazionale di assistenza al volto) proprietario della vasta area demaniale sommitale del colle, che include l’itinerario tutelato e vincolato, e dove l’Enav ha un edificio dotato di trasmettitori radio. A darsi da fare la sezione Archeologia della Soprintendenza e in particolare l’archeologa Raffaella Ciuccarelli – la quale ha ricevuto la segnalazione inviatale dai carabinieri di Ancona.  Su suo indirizzo e direttive, gli addetti dell’Enav già nel fine settimana scorso hanno provveduto a tagliare quasi tutta l’erba e i rovi e smaltirli, e dunque il tracciato infossato è riemerso. Anche se ancora le sue parti componentistiche essenziali e più preziose, i blocchi di basolato, sono ancora coperti da un sottile strato di terra.

La strada romana fotografata a inizio giugno

La Soprintendenza, dal canto suo, ha reso noto che i ritardi nella manutenzione dell’importante sito archeologico sono stati causati dal periodo dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia Covid, ciò ha determinato un salto della pulizia ordinaria a fondo che l’Enav effettuava ogni anno. La Soprintendenza risponderà alla lettera dell’Ntpc subito dopo che un suo esperto avrà effettuato un monitoraggio personale di tutto il sito, operazione che avverrà a breve termine. Quindi, sempre sotto le indicazioni della sezione Archeologia, l’Enav provvederà a terminare il lavoro necessario per il completo risanamento del tratto stradale. Un tratto risalente al primo periodo imperiale, che dopo alcuni sondaggi di scavo nel 2012, è stato portato alla luce nel 2013 proprio dall’allora Soprintendenza ai Beni archeologici. Rettilineo, con orientamento nord est – sud ovest, largo 3,60 metri, con una pendenza dell’11%, (dislivello di 2,59 metri) è costituito da blocchi squadrati di calcarenite e brecce di formazione marina, materiale di costruzione all’epoca estratto sul posto. Secondo l’archeologo e notissimo studioso e ricercatore Maurizio Landolfi, ex alto funzionario della Soprintendenza ai Beni archeologici di Ancona, il tratto di strada del Ghettarello, «sembrerebbe costituire un diverticolo della Flaminia, una delle più importanti vie consolari delle Marche assieme alla Salaria, e rappresentare (ciò che resta di, ndr.) una importante connessione con il porto romano di Ancona».

La strada come era un tempo

“I blocchi del basolato – si legge sul cartello con le indicazioni descrittive posto dalla Soprintendenza – sono stati poggiati direttamente sul suolo argilloso, giustapponendoli nella consueta conformazione “a schiena d’asino”, con l’asse centrale più rilevato (rialzato, ndr) rispetto ai bordi, per permettere il reflusso dell’acqua piovana. Dalla sporadica presenza di piccoli ciottoli rintracciati sui basoli è evidente che la superficie su cui si muovevano uomini e mezzi in antico doveva essere uniformemente ricoperta da un livellamento di ghiaia, per consentire un passaggio più confortevole”.  A lavori finiti, si spera che il sito archeologico – protetto da una recinzione di rete a maglie larghe, che ne consente quindi la piena visibilità – possa essere valorizzato pubblicamente grazie a visite guidate.

La strada romana non c’è più: ‘scomparsa’ tra rovi e cumuli di terra A Ghettarello arrivano i carabinieri

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