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Riaprono i centri diurni per disabili

SERVIZIO - In Vallesina dal prossimo lunedì ripartiranno cinque strutture per ospitare complessivamente 56 utenti

Tra i primi nelle Marche, riaprono lunedì prossimo i cinque centri diurni per disabili della Vallesina. Si tratta in particolare dei centri De Coccio e Maschiamonte di Jesi, I Girasoli di Filottrano, Il Girasole di Staffolo e Una porta aperta di Cingoli. Ospitano complessivamente 56 utenti. I servizi coinvolti – Asp Ambito 9, Coos Marche (la cooperativa sociale che gestisce in appalto i centri diurni) e Umea Area Vasta 2 dell’Asur – hanno lavorato per dar seguito alle direttive previste dalla Regione Marche. Sono stati, infatti, approvati dall’unità operativa sociale e sanitaria i progetti di struttura riprogrammati sulla base del piano territoriale di riapertura, oltre che i nuovi progetti personalizzati di ciascun utente frequentante i centri diurni.
Le principali novità che interessano la temporanea riorganizzazione dei centri riguardano l’estensione dell’apertura al sabato e l’incremento del personale di assistenza per supportare gli utenti nel rispetto del distanziamento fisico, nonché per garantire una puntuale sanificazione degli spazi. Anche il servizio trasporto verrà potenziato per far sì che all’interno dei mezzi venga mantenuta la distanza di sicurezza. Altra importante novità riguarda l’apertura dei centri diurni anche nel mese di agosto. Ha già preso avvio lo screening, attraverso i tamponi, per l’accertamento della positività/negatività da Covid-19 per gli utenti, gli operatori e gli addetti ai trasporti.  Dal momento dell’apertura, gli utenti e gli operatori verranno quotidianamente sottoposti ad un triage/questionario che prevede anche la rilevazione della temperatura corporea. Ogni centro diurno verrà dotato di un quantitativo di dispositivi di protezione individuale tale da poter essere distribuito ad operatori ed utenti.  I costi unitari aggiuntivi di questa nuova organizzazione saranno assorbiti dall’Asp e dall’Asur Marche, ragion per cui non ci saranno aumenti e oneri ulteriori per le famiglie e i disabili accolti nei centri diurni.

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