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Tragedia in mare: nella chiesa di San Carlo
l’addio a Emanuele Gualini

OSIMO - Domani pomeriggio tra preghiere, ricordi e musica, l'ultimo saluto di familiari e amici dell'educatore di 36 anni annegato ieri a Sirolo. Il cordoglio dei colleghi della cooperativa sociale Cooss di Camerano e dei sindaci Simone Pugnaloni e Annalisa Del Bello

Emanuele Gualini

 

 

Si ritroveranno domani, 31 agosto, tutti in chiesa con il cuore gonfio di tristezza per l’ultimo saluto a Emanuele Gualini: chi con preghiere, chi con messaggi d’affetto e chi esprimendo il proprio dolore attraverso le note musicali. Sarà un addio non ordinario quello che il padre Silvio, la madre Anna Maria Marconi ed il fratello Francesco del 36enne osimano, morto ieri pomeriggio dopo un tuffo nello specchio di mare davanti alla scogliera dei Lavi di Sirolo, hanno chiesto di organizzare per ricordarlo. La funzione avrà inizio alle ore 15.30 nella chiesa di San Carlo Borromeo di Osimo, sarà guidata da don Andrea Cesarini, amico di famiglia prima ancora che parroco di Sant’Agostino a Castelfidardo e non seguirà la liturgia tradizionale. Il decesso del giovane ieri è stato ricondotto alla causa dell’annegamento, avvenuto in acqua tra la Spiaggia Urbani e la Spiaggia dei Frati, ma non è stato escluso che sia conseguenza del possibile impatto con gli scogli. Emanuele è arrivato in arresto cardiaco sul molo del porticiolo di Numana a bordo dell’idroambulanza della Croce rossa di Ancona. Sebbene i soccorritori abbiano tentato di praticare le manovre rianimatorie non c’è stato più niente da fare. Una tragedia che ha sconvolto due città, Osimo e Camerano, ed i tanti amici che ammiravano il ragazzo, una laurea in Psicologia, chitarrista della band  ‘The livermores’ conosciuto con il nickname di Enig-Nisba, anche per il suo impegno nel mondo del terzo settore e della disabilità. Emanuele lavorava come educatore e assistente scolastico e domiciliare con la cooperativa sociale Cooss di Camerano. Un ragazzo dal cuore d’oro, che non sarà dimenticato.

I soccorsi ieri pomeriggio a Sirolo

«Emanuele, dovevamo fare ancora tante cose. Ne avevamo programmate tante ed eri felice. Ragazzo attento, paziente e sensibile, un vero professionista nel lavoro. Ci mancherai.» scrivono i colleghi di Cooss che piangono la sua scomparsa. Al loro cordoglio si aggiunge quello della sindaca di Camerano. «La comunità scolastica di Camerano perde un giovane educatore, bravo e preparato, con un’attenzione e sensibilità rare, che lo hanno contraddistinto. Il comune di Camerano si stringe alla famiglia di Emanuele» sono le parole di Annalisa del Bello. Oltre ai fun della band, agli amici dello Skatepark e dell’Ignobar di Osimo lo ricorda sorridente e sempre disponibile anche il sindaco di Osimo. «Lele, ci sono luoghi e momenti della vita che lasciano il segno, indimenticabili sono stati i campi scuola. Tu eri dei nostri. L’armata dell’allora parrocchia “San Marco – San Sabino”. – annota Simone Pugnaloni – Ci siamo poi persi un po’ di vista, tu sei diventato grande, ma ogni volta che ci si incontrava il sorriso ed una pacca sulla spalla ricordavano bene quei momenti. Ti porteremo sempre nel cuore, tu dall’alto dei cieli dispensaci consigli. Un caro abbraccio a tutta la famiglia». Da stamattina c’è un continuo via vai di affetti, accorsi per abbracciare i familiari e per raccogliersi in pregheria, nella camera ardente allestita nella casa funeraria Vigiani di via Oscar Romero, a San Biagio di Osimo.

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