Foto d’archivio
Trasporto pubblico locale: passa la linea delle Regioni. Dopo un lungo braccio di ferro con il Governo, la capienza sui mezzi viene alzata all’80%, rispetto al 50% finora previsto. Viene ammessa inoltre una deroga al distanziamento per i percorsi inferiori ai 15 minuti, con possibilità di raggiungere il 100%. L’allentamento delle regole anti-Covid si è reso necessario per l’oggettiva impossibilità, da parte delle Regioni, di garantire il trasporto pubblico con corse a mezza portata, soprattutto ora che si avvicina la riapertura delle scuole. Ci sono voluti tre tavoli di confronto, nella giornata di ieri, per raggiungere un accordo, arrivato solo alle 20,30, alla fine della Conferenza unificata tra Stato e Regioni. «I due punti all’ordine del giorno – spiega l’assessora regionale all’Istruzione, Loretta Bravi – erano l’accoglimento delle linee guida ed il tema delle risorse. Nel primo caso, c’è stato ampio accoglimento di quanto chiesto dalle Regioni. A partire dall’80% di coefficiente di riempimento dei mezzi. A questo si aggiunge la riduzione dei posti in piedi, il ricambio dell’aria, il posizionamento di dispenser di gel igienizzante, la mascherina da indossare». Per quanto riguarda le risorse, invece, il Ministero dei Trasporti ha fatto sapere in una nota che «viene previsto da parte del Governo, nella Legge di Bilancio, lo stanziamento 200 milioni per le Regioni e 150 per Comuni e Province per i servizi aggiuntivi di trasporto ritenuti indispensabili per l’avvio dell’anno scolastico». Per quel 20% di capienza extra, l’assessore regionale ai Trasporti Angelo Sciapichetti aveva ipotizzato l’uso di servizi integrativi, come i pullman privati, che sarebbero così coperti dai fondi statali. Tra le altre linee guida per gli scuolabus, sono previste anche la misurazione della febbre a casa, prima della salita sul mezzo di trasporto, igienizzazione, sanificazione e disinfezione dei mezzi almeno una volta al giorno, areazione, possibilmente naturale e continua, presenza dei detergenti per la sanificazione delle mani degli alunni, distanziamento di un metro degli studenti alle fermate, facendo salire il secondo passeggero dopo che il primo si sia seduto e scendendo uno alla volta. Agli operatori del trasporto scolastico addetti all’assistenza degli alunni disabili è raccomandato l’utilizzo di ulteriori dispositivi qualora non sia sempre possibile garantire il distanziamento fisico dallo studente.
(m.m)
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