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Gare sportive eccezionali,
deroga per il pubblico sugli spalti

IL GOVERNATORE Ceriscioli ha emanato un decreto che consente la presenza di più persone: non più 200, ma fino al 25% della capienza massima della struttura. Resta comunque vietato il tifo organizzato

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L’Eurosuole con il pubblico per una partita della Lube

Il presidente della Regione Luca Ceriscioli ha firmato oggi un decreto che detta nuove disposizioni per la partecipazione del pubblico a eventi sportivi eccezionali realizzati in impianti sportivi al chiuso. In base al nuovo decreto la capienza massima al chiuso non è più di 200 spettatori, ma corrisponde al 25% della capienza massima consentita per l’impianto sportivo. Per l’Eurosuole forum di Civitanova – che il 20 settembre ospita la gara di ritorno della semifinale di Supercoppa tra Lube e Trento – si dovrebbe arrivare appunto a circa 1.000 persone. «Il numero massimo di spettatori – spiega la Regione – è determinato dal numero di spettatori della capienza autorizzata per ciascun impianto dalle vigenti normative, decurtato dal numero di sedute non utilizzabili al fine di garantire i criteri di riorganizzazione degli spazi necessari per il distanziamento tra gli spettatori. Il pubblico va collocato almeno ad una distanza di 3 metri dal campo di gioco e i posti a sedere dovranno prevedere un mantenimento rigoroso della distanza tra uno spettatore e l’altro di almeno un metro (4 metri quadrati a persona), sia frontalmente che lateralmente, e non più di almeno due metri, come precedentemente stabilito». In pratica è stato accolto l’appello che nei giorni scorsi aveva lanciato il ds della Lube Beppe Cormio, chiedendo appunto un deroga al limite massimo di 200 spettatori per gli eventi sportivi eccezionali come può essere la semifinale di Supercoppa.  «Il decreto – sottolinea la Regione – stabilisce infine che la partecipazione del pubblico a eventi sportivi eccezionali realizzati in impianti sportivi al chiuso è regolamentata dal Dpcm 9 agosto 2020, integrata da una serie di disposizioni per gli spettatori e gli organizzatori. Gli organizzatori devono: predisporre, se del caso con il supporto delle amministrazioni locali competenti per territorio, specifici protocolli operativi coerenti alla presente regolamentazione o più restrittivi, che debbono essere conservati presso la sede legale dell’organizzatore e resi disponibili presso la sede dell’evento; sconsigliare la partecipazione all’evento alle persone con patologie croniche e/o comorbidità o pazienti fragili (popolazione a rischio); consigliare al momento della prenotazione/acquisto del biglietto di scaricare ed installare l’app “Immuni”; predisporre una scorta di mascherine nella ipotesi di indisponibilità dell’utente e/o perdita/rottura della stessa; rendere disponibili postazioni con gel igienizzante all’ingresso della struttura; rilevare la temperatura corporea di tutte le persone che partecipano all’evento, al momento del loro ingresso nell’impianto, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.; conservare per 14 giorni il registro dei nominativi dei partecipanti all’evento; garantire l’assenza di assembramenti durante l’evento ed a seguito della sua conclusione, sia all’interno dell’impianto che all’esterno dello stesso; mantenere chiusi i punti di ristoro e i bar; garantire l’assenza di contatto tra pubblico, atleti, staff, giornalisti e addetti ai lavori; particolare attenzione dovrà essere posta alla conclusione dell’evento. Gli spettatori possono alzarsi dal proprio posto solo per recarsi presso i servizi igienici o per uscire definitivamente dall’impianto sportivo; debbono indossare obbligatoriamente la mascherina sia nei pressi dell’impianto, sia all’interno dell’impianto, anche quando restano seduti sul posto assegnato, sia presso i servizi igienici. E’ vietata ogni forma di tifo organizzato, in particolare è vietato introdurre all’interno dell’impianto striscioni, bandiere o altro materiale acustico».

 

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