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Ubriachi, bottiglie rotte e liti continue
Il degrado del Piano

ANCONA - Le fioriere di corso Carlo Alberto e via Giordano Bruno vengono utilizzate come cestini per i rifiuti da gruppi di persone che costantemente, già dal primo pomeriggio, iniziano a bere nella zona dell'ex Cinci e spesso, annebbiati dall'alcol, litigano animatamente fino a lanciarsi i vetri che poi si spaccano a terra

Bottiglie gettate nelle fioriere di corso Carlo Alberto

 

Bottiglie spaccate per divertimento o in seguito ad una rissa, sangue a terra e vuoti di alcolici scolati per poi essere abbandonati nelle fioriere. Via Giordano Bruno e corso Carlo Alberto, nel quartiere del Piano, non si salvano dagli ubriachi che di pomeriggio e di notte creano un caos continuo, prendendo come pianta stabile soprattutto i porticati e la piazzetta dell’ex Cinci.
Da sottolineare che nulla hanno a che vedere con ciò i pub che si trovano nella zona e che aprono più tardi e che, allo stesso tempo, sono soggetti alle restrizioni dettate dall’ultimo Dpcm che prevede la chiusura dei locali a mezzanotte e il servizio esclusivamente al tavolo già alle ore 21. Regole rispettate per ridurre la diffusione del Covid.
Gli ubriachi del Piano, stranieri e anconetani, si ritrovano seduti sui gradini, sulle panchine e anche a terra; con la mascherina tenuta sotto al mento. Liberi di bere, dato che nessuna legge lo vieta, si sentono altrettanto liberi di abbandonare l’immondizia dove capita e, una volta alterati dagli effetti dell’alcol, è facile trovarli a urinare in giro ma, in alcune occasioni, anche a litigare fino a finire per prendersi pure a pugni.
Le forze dell’ordine intervengono e lo hanno fatto anche giovedì scorso ma poi, una volta allontanatisi, tutto torna come prima.
Si beve già con le prime ore del pomeriggio: dalla birra al whiskey passando per il vino e il rum.
Il senso di insicurezza che si prova attraversando determinate via è comprensibile, soprattutto se a passare sono le persone più anziane.
E sono allora i residenti, ma pure i commercianti della zona, a chiedere nuovamente un maggior passaggio nel quartiere da parte delle forze dell’ordine affinché si possa girare con un senso di sicurezza maggiore.

(al.big.)

 

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