Arriva la prima neve sulle montagne maceratesi. I primi fiocchi sono caduti questa mattina a Bolognola, Sassotetto di Sarnano e Fiastra ma nel frattempo l’emergenza Covid incombe sulla stagione sciistica. Se le Marche resteranno in fascia arancione, e quindi con spostamenti limitati, sarà impossibile aprire gli impianti. Viceversa, il ritorno alla gialla permetterebbe ai gestori di organizzarsi per accogliere gli sciatori che potranno spostarsi e di preparare un piano per permettere il rispetto delle regole sulle piste in tempi di pandemia.
Per poter aprire, dunque, quest’anno occorrerà un requisito in più oltre alla presenza della neve. Se gli appassionati e i gestori sperano come ogni inverno in abbondanti nevicate (e chiaramente solo di fronte alla certezza di riaprire gli impianti potrebbe essere usato l’innevamento artificiale, che altrimenti avrebbe un costo insostenibile), la stagione dovrà per forza di cose dipendere dall’evoluzione dei contagi. Nel frattempo, i primi due impianti di risalita di Frontignano sono stati recuperati dopo il sisma e ora sono in attesa dei collaudi da parte dell’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi. Della gestione, al momento, se ne occuperà il Comune, e l’obiettivo sarebbe riaprire quest’inverno (sempre Covid permettendo) una volta avuto l’ok sul collaudo per le seggiovie quadriposto lo “Schiancio-Le Saliere” e “Pian dell’Arco-Belvedere”, e terminate le operazioni di ripulitura delle piste da sci, che nei quattro anni trascorsi dal sisma sono state lasciate a se stesse.
(Ma.Cen.)
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