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Jesi, tutto pronto per il ritorno
in classe degli studenti delle superiori

LAVORI alle fermate dei bus rese più spaziose per garantire il distanziamento sociale, volontari davanti alle scuole e servizi di controllo della Polizia locale impegnata ad evitare assembramenti

foto d’archivio

 

 

Anche il Comune di Jesi si prepara al ritorno alla didattica in presenza degli Istituti di istruzione superiore, seppure al 50% del totale degli studenti. «Innanzitutto – ricorda l’assessore alla mobilità Cinzia Napolitano in una nota stampa – secondo quanto emerso dal tavolo tecnico della Prefettura di Ancona, il Comune di Jesi ha provveduto ad adeguare lo spazio delle fermate del trasporto pubblico locale più frequentate dagli studenti aumentando le dimensioni delle stesse fermate, al fine di consentire un maggior distanziamento sociale. Tali lavori hanno comportato ovunque il rifacimento della segnaletica orizzontale, e in alcuni casi l’eliminazione di stalli di sosta per le auto a vantaggio dei pedoni o l’istituzione di una corsia riservata ai bus. Inoltre, in collaborazione con i volontari della protezione civile comunale e con la Polizia locale, stiamo organizzando un servizio di controllo degli studenti alle fermate degli autobus in prossimità degli Istituti scolastici al fine di evitare assembramenti. In questo caso i volontari potranno esclusivamente effettuare un servizio di informazione, invitando i ragazzi al rispetto delle regole, non avendo titolo per eventuali sanzioni. È chiaro che laddove ce ne fosse bisogno potranno comunque allertare le forze dell’ordine o il Comando della Polizia locale di Jesi».

Della nuova organizzazione all’entrata e all’uscita della scuola verrà data comunicazione a tutti i dirigenti scolastici al fine di informare, a loro volta, gli alunni. Agli stessi dirigenti sarà anche inviato – sempre per condividerlo con gli studenti – un videomessaggio del comandante della Polizia locale, Cristian Lupidi, per spiegare loro i comportamenti da tenere alle fermate degli autobus e per invitarli a prestare attenzione ai volontari che, con spirito di solidarietà e sacrificio, effettueranno un servizio volto a tutelare proprio la salute dei ragazzi. In aggiunta al personale della protezione civile, questo servizio potrà vedere presto anche la partecipazione dei cittadini che percepiscono il reddito di cittadinanza e che, come noto, laddove ne abbiano le condizioni, sono chiamati a svolgere lavori di pubblica utilità. Un progetto in tal senso è stato predisposto dal Comune. Mutuerà quello che partirà invece lunedì 25 gennaio prossimo nelle scuole degli Istituti comprensivi (materne, elementari e medie) dove saranno attivi 15 cittadini percettori del reddito di cittadinanza impegnati ad accompagnare i ragazzi nei percorsi del Piedibus, ad aiutarli negli attraversamenti pedonali di fronte alle scuole, ad affiancare i collaboratori scolastici nelle operazioni di sanificazione e igienizzazione dei plessi.

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