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Cinghiali in città, Coldiretti:
«Anche in zona rossa consentire
l’attività venatoria»

ANCONA - «Non consentire l’uscita dei selezionatori  significherà ripetere l’imperdonabile errore commesso durante il lockdown, quando alle squadre non fu consentito di uscire facendo aumentare la popolazione degli animali a dismisura»

«Le incursioni dei cinghiali fin dentro la città di Ancona rendono la situazione emergenziale del proliferare della fauna selvatica evidente anche a tutti coloro che non se ne erano accorti e a quanti, negli anni, hanno cercato di minimizzare. Per questo è necessario prevedere una deroga all’attività di selezione per la provincia di Ancona». Così la Coldiretti sulle ripetute incursioni dei cinghiali in città, a ridosso anche delle abitazioni.  «Anche se l’attuale status di zona rossa non consente l’attività venatoria, la selezione è un servizio che deve continuare a essere operativo in quanto funzionale al riequilibrio degli habitat messi a rischio dal numero troppo elevato di ungulati, alla protezione delle attività agricole che ogni anno devono fare i conti con i raccolti distrutti e anche all’incolumità dei cittadini. Non consentire l’uscita dei selezionatori  significherà ripetere l’imperdonabile errore commesso durante il lockdown, quando alle squadre non fu consentito di uscire facendo aumentare la popolazione dei cinghiali a dismisura. A difesa delle aziende agricole abbiamo sempre chiesto un forte cambio di marcia nella gestione della fauna selvatica che, per quel che riguarda gli ungulati, è causa del 75% dei danni in agricoltura».

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